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Riesce la missione swap, Grecia al sicuro dal default. Festa in Borsa

di Emiliano Condò |8 Marzo 2012 20:22

MILANO, 8 MAR – La Grecia, almeno per ora, è salva. L’operazione swap, quella che serviva a ristrutturare il debito  chiedendo ai privati di accettare un robusto taglio e uno spostamento della data di incasso è stata sottoscritta da almeno il 75% dei diretti interessati. Cifre che arrivano dal governo (anche se per avere dati ufficiali e definitivi bisognerà attendere venerdì mattina visto che le operazioni si concludono giovedì alle 21) e cifre che significano default scongiurato visto che per la Ue, per considerare riuscita l’operazione, serviva almeno il 66%. Il governo greco, invece, ostenta ottimismo e si dice convinto che venerdì mattina i dati saranno ancora migliori.

Con Atene tirano un sospiro di sollievo anche le Borse. In realtà sui mercati l’ottimismo dominava dalla mattinata:  sostenuti i rialzi durante tutta la seduta. Lo Stoxx Europe 600 Index ha guadagnato l’1,6% e tre i listini piu’ vivaci Parigi (+2,54%) e Francoforte (+2,45%). Milano ha chiuso sui massimi di seduta con un rialzo dell’1,62 per cento.

Il capitolo Grecia, che dura ormai da troppo tempo secondo alcuni operatori puo’ dirsi chiuso. Ha contribuito al buon andamento dei listini anche il dato sulla produzione industriale tedesca cresciuta piu’ del previsto a gennaio. Una leggera frenata si e’ registrata sulla diffusione del dato americano sulla disoccupazione, cresciuta piu’ delle attese ma i mercati hanno saputo guardare oltre.

Si allenta la tensione anche sul mercato dei titoli di Stato. In corso di seduta, lo spread tra Btp e Bund scende a 299 punti con un rendimento del decennale a 4,81 per cento. Poi risale leggermente e chiude a 300,8 punti base. Un segnale di apprezzamento alla ‘cura’ Monti secondo alcuni. ”Il nostro Paese sta lavorando in maniera molto determinata e i mercati se ne accorgono” ha commentato il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera.

A dar fiducia, secondo gli analisti, fino a rompere – se pur per breve tempo – il muro dei 300 punti base sono state anche le parole del presidente della Bce Mario Draghi. La Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariato all’1% il tasso di riferimento principale di Eurolandia e anche se non le ha confermate non ha nemmeno smentito l’ipotesi di nuove iniezioni di liquidita’. Dopo i due maxi-prestiti che hanno immesso nel sistema bancario oltre 1.000 miliardi di euro, la Bce ora deve “analizzare a fondo” come cambierà lo scenario economico e finanziario ha detto Draghi.

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