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Imu 2013: calcolo, F24, aliquota, prima casa. Faq: il commercialista risponde

di Antonio Sansonetti |16 Gennaio 2023 16:06

ROMA – Imu 2013: il 17 giugno bisognerà pagare la prima rata e molti contribuenti si chiederanno se qualcosa è cambiato rispetto al 2012, se sono cambiate le aliquote dello Stato e dei Comuni, se è cambiato l’importo totale e quello delle singole rate, se sarà sempre così complicato pagare l’Imu, se bisognerà usare il modello F24, inserire codici di Stato e Comune, calcolare la rivalutazione della rendita catastale… Abbiamo girato tutte queste domande, le “faq – frequently asked question” sull’Imu 2013 a un commercialista romano, Massimo Bandiera.

In campagna elettorale l’Imu era stata fonte d’ispirazione per molte promesseBerlusconi ci aveva detto che ce la ridava indietro, Monti aveva proposto il raddoppio della detrazione (dai 200 euro attuali a 400), oltre a quella per ciascun figlio a carico fino a 26 anni (da 50 a 100 euro). E una detrazione ulteriore di 100 euro per le prime case degli anziani soli. Il più avaro (di promesse) era stato Bersani: niente eliminazione dell’Imu sulla prima casa, ma una modifica in senso “progressivo” con esenzione fino a 400-500 euro per i redditi più bassi).

Insomma, la paghiamo o non la paghiamo l’Imu il 17 giugno?
Massimo Bandiera: “Assolutamente sì. Anche sulla prima casa, salvo nuovi interventi legislativi. Nel 2013 si pagherà l’importo previsto per il 2012, con le aliquote definitive, quelle in gran parte maggiorate dai Comuni a settembre 2012. L’anno scorso a giugno avevamo pagato sulla base delle aliquote statali”.

La paghiamo uguale, divisa in due rate giugno e dicembre?
“Sì, allo stato dei fatti sì. Solo la prima casa si potrà pagare in tre rate, come già previsto l’anno scorso: a giugno, a settembre e a dicembre”.

Nel 2012 la prima rata, quella di giugno, è stata più leggera della seconda rata, quella di dicembre. Quest’anno sarà la stessa cosa? Insomma, la prima rata di giugno 2013 sarà uguale alla prima rata di giugno 2012?
“No. La rata di giugno 2013 sarà pari alla metà del totale dell’Imu pagato nel 2012. L’anno scorso lo Stato aveva deliberato delle proprie aliquote e aveva dato tempo ai Comuni per deliberare la quota di propria competenza entro settembre. I Comuni hanno deliberato, quasi tutti imponendo delle aliquote maggiorate. Quindi a dicembre si è pagato sulla base di aliquote maggiori. Per fare un esempio, nel 2012 il signor Rossi ha pagato 500 euro di Imu, 150 a giugno e 350 a dicembre, dopo che il suo Comune ha deciso a settembre di aumentare l’aliquota di propria competenza. Quest’anno invece sarà metà e metà: pagherà 250 euro a giugno e 250 a dicembre”.

Continua a leggere le altre risposte del commercialista sulle aliquote massime, la rata di dicembre, i codici, il modello 24, le compensazione e le esenzioni.

Non è ancora tutto deciso, però, perché non tutti i Comuni hanno applicato le aliquote massime previste dalla legge. Possono ancora ritoccarle (e quindi far pagare una seconda rata più alta della prima)? La rata di dicembre sarà, come l’anno scorso, molto più pesante della rata di giugno? 

“Possono in ogni momento ritoccarle, entro i tetti massimi previsti dalla legge (quindi chi già applica il massimo non può più aumentare l’aliquota). Un po’ come facevano con le aliquote Ici. Ogni anno i Comuni deliberano le proprie aliquote. In ogni caso deliberano di solito entro maggio per rendere effettive le nuove aliquote entro la scadenza della prima rata, ovvero il 17 giugno. Altrimenti il cittadino, non essendo al corrente del nuovo aumento, paga sulla base dell’aliquota dell’anno precedente”.

Sarà almeno un po’ meno complicato pagarla (i codici del Comune, i codici dello Stato…)?
“L’Imu – a differenza dell’Ici, che veniva versata tutta con un unico codice – è stata ripartita tra il Comune e lo Stato: una quota dell’Imu è andata allo Stato e una quota è rimasta di competenza del Comune. Mentre l’Ici era tutta di competenza del Comune. Per questo servono due codici. Perché bisogna identificare la quota che andrà allo Stato e la quota che andrà al Comune. Quindi sì, pagare l’Imu continuerà ad essere un’operazione complicata. Non essendoci stati interventi legislativi in merito, non è stato semplificato nulla”.

La pagheremo con il modulo F24?
“Sì, esatto”.

Sono possibili compensazioni fiscali per le aziende? Sul capannone, per esempio…
“Sono sempre possibili compensazioni con altri crediti d’imposta, questo già dai tempi dell’Ici. Un’azienda che ha un credito Iva può compensarla con l’Imu dovuta su un fabbricato di proprietà. Se un’impresa ha un credito Iva di 5000 euro e deve pagare 2000 euro di Imu, resta a credito di 3000 euro di Iva. Deve presentare il modulo F24 indicando la compensazione con i codici dell’Iva a credito e dell’Imu a debito. Sarà un F24 con l’importo pari a zero (se il credito Iva è superiore all’Imu dovuta, ovviamente)”.

Se un negozio-azienda nel frattempo è fallito paga o non paga?
“Se è fallito c’è un curatore fallimentare che deve liquidare i beni. Se ha liquidato gli immobili, ovvero li ha venduti, l’Imu su quegli immobili la pagherà il nuovo proprietario. Se invece risultano ancora di proprietà dell’azienda o negozio fallito perché il curatore fallimentare non è ancora riuscito a venderli, l’Imu spetta al fallito. Sarà una voce in più che si andrà ad aggiungere ai debiti del fallimento. In conclusione: non è prevista un’esenzione per chi ha dichiarato il fallimento”.

Continua a leggere le altre risposte del commercialista sull’efficacia dei controlli sull’evasione dell’Imu, le rendite catastali, le addizionali regionali e comunali.

Chi non ha pagato l’Imu nel 2012 è stato beccato o no? È stata punita l’evasione?
“Chi ha evaso l’Imu si vedrà arrivare l’avviso di accertamento, la cartella esattoriale. Per il 2012 non sono ancora arrivate le cartelle perché ci vuole un anno e mezzo circa, anche due. Ma verranno beccati tutti, non c’è scampo. Perché i dati catastali sono in possesso dell’anagrafe tributaria. Oddio, può capitare che non arrivi, se l’amministrazione finanziaria ha fatto qualche errore o se si tratta di immobili intestati a più persone. Però no, non si sfugge. Perché sono dati acquisiti dal sistema telematico, quindi le cartelle esattoriali per chi non ha pagato partiranno in automatico”.

Rendite catastali: saranno sempre le stesse?
“Il vero problema dell’Imu, più che l’aumento delle aliquote deciso dai Comuni, è stato l’incremento della rivalutazione delle rendite catastali, un forfettario del 60%. Quindi oltre ad aver aumentato le aliquote che si pagavano con l’ex Ici, hanno aumentato il valore catastale imponibile su cui si applicano le aliquote. Per questo l’Imu si è più che raddoppiata rispetto alla vecchia Ici. Perché sono aumentate le aliquote e la base imponibile sulla quale sono state applicate quelle aliquote”.

Però c’è almeno una buona notizia.
“Sì. A giugno si usufruirà di un minor pagamento delle addizionali regionali e comunali sul reddito derivante da rendita catastale, perché l’Imu, a differenza dell’Ici, comprende anche quelle. A Roma, per esempio, l’addizionale regionale del Lazio è dell’1,73% e l’addizionale comunale è dello 0,90%. In totale faceva il 2,63%. Sul reddito imponibile derivante da rendita catastale dell’immobile (non prima casa, perché la prima casa è già esente) si risparmierà il 2,63%. Poi ogni Regione e ogni Comune ha la sua aliquota. Insomma su una seconda casa di 50 metri quadri a Roma, che ha una rendita catastale (rivalutata) di 1000 euro, il contribuente a giugno risparmierà 26,30 euro”.

L’anno scorso molti cercavano un aiuto sul web. Ci sono dei siti che lei consiglia dove calcolare e pagare online l’Imu?
“Ci sono dei siti di alcuni Comuni che sono fatti bene, con dei software che calcolano l’Imu. Ma molte persone che prima autonomamente si calcolavano l’Ici da versare si sono rivolti al commercialista perché con l’Imu non capivano come fare: come compilare i moduli F24, quali erano i codici di Stato e Comune, come calcolare la rivalutazione della rendita catastale… Anche questo è stato un aggravio di spesa, perché al commercialista poi qualcosa bisognerà pur dargliela…”

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