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“Tutti paghino Imu”, anche la Chiesa. Grilli su sentenza del Consiglio di Stato

di Daniela Lauria |8 Ottobre 2012 18:54

Vittorio Grilli (Lapresse)

LUSSEMBURGO – Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che boccia l’Imu alla Chiesa, il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, da Lussemburgo assicura: “Alla tassa deve essere assoggettato chiunque”. Tra gli obiettivi del governo anche quello di scongiurare un aumento dell’Iva. L’Italia, ha aggiunto, “sta facendo ottimi progressi”, per questo “le nostre valutazioni indicano che al momento non è necessario chiedere aiuti particolari”.

In merito all’imposta sugli immobili della Chiesa “l’obiettivo non cambia: troveremo la soluzione tecnica appropriata per assoggettare all’Imu” chi deve pagare, ha commentato il ministro. La sentenza del Consiglio di Stato blocca il decreto del Tesoro per l’applicazione dell’Imu agli enti non commerciali, quindi alla Chiesa.

“Il consiglio di Stato mette in dubbio che possano essere raggiunti i risultati sperati attraverso una procedura regolamentare”, ha detto Grilli, rilevando di non avere ancora letto la sentenza. “Ne prendiamo atto, ma ovviamente l’obiettivo non cambia: troveremo la soluzione tecnica appropriata per mantenere l’obiettivo di assoggettare tutti quelli che devono esserlo all’Imu”, ha assicurato.

Il decreto, secondo Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, in molte parti “esula dalle competenze che erano state affidate dalla legge”. La legge sulle liberalizzazioni, all’articolo 91-bis, stabilisce infatti che per gli immobili ad utilizzo misto (commerciale e non commerciale) l’Imu vada pagata dal 2013 in proporzione all’uso non commerciale per come risulta dalla dichiarazione dei proprietari. Il nuovo regime avrebbe posto la parola fine a una polemica che si trascina da anni sull’esenzione finora garantita a congregazioni religiose ed enti ecclesiastici. In base alla normativa attualmente in vigore, infatti, basta che all’interno di un albergo ci sia una cappella per non versare l’imposta.

In merito alla  Tobin Tax, il numero uno  del Tesoro non scioglie le riserve: l’Italia non scioglierà la riserva sulla sua adesione alla proposta franco-tedesca per una tassa europea sulle transazioni finanziarie prima di martedì, quando i 27 ministri dell’Ecofin discuteranno dell’imposta.

La nostra agenda di governo è sempre un po’ complessa – ha sottolineato Grilli – non sempre si riesce a decidere tutto con una tempistica stringente”. In ogni caso, il ministro ha sottolineato come la posizione del governo attuale sia diversa da quella dell’esecutivo precedente: “Rispetto alla posizione precedente di non apertura Monti ha detto che non ha una posizione negativa a prescindere: c’è sicuramente un’apertura, stiamo valutando e sicuramente fino a domani non scioglieremo la riserva”.

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