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Imu, Cig e precari PA, oggi il decreto: niente stop per ville e castelli

di Warsamé Dini Casali |17 Maggio 2013 12:22

Imu, Cig e precari PA, oggi il decreto: niente stop per ville e castelli

ROMA – Imu, Cig e precari PA, oggi il decreto: niente stop per ville e castelli. Il decreto che il governo si appresta a varare oggi in Cdm conterrà la sospirata sospensione dell’Imu fino a settembre per la prima casa (ma non ville e castelli): se entro il 31 agosto il Governo non avrà raggiunto l’obiettivo di una riforma complessiva dell’imposizione fiscale sugli immobili, entro il 16 settembre bisognerà pagare la tassa sospesa a giugno.

Per le imprese, che speravano nella sospensione dell’Imu sui capannoni e gli immobili strumentali, unica novità è la deducibilità della tassa dalle imposte dirette (Ires e Irpef). Il capogruppo Brunetta, parlando a nome del suo partito e non della coalizione, promette che l’Imu verrà eliminata (se non per tutti almeno per l’80% dei possessori di case), capannoni inclusi: se non verrà rispettata questa clausola di salvaguardia il Pdl farà cadere il Governo.

Imu prima casa chi paga a giugno. Quindi, a giugno pagheranno la tassa Imu anche le prime case identificate con i codici A/8 (ville9, A/castelli e palazzi e molto probabilmente anche il codice A/1 abitazioni di tipo signorile. Pagheranno negozi e botteghe (C/1), laboratori (C/3), magazzini (C/2), opifici (D/).

Imu prima casa chi non paga a giugno. I possessori di prima casa (max tre pertinenze di codice diverso) tranne quelle di pregio, le cooperative edilizie a proprietà indivisa, gli alloggi delle case popolari Iacp, o degli enti con identiche finalità. Forse anche  i terreni agricoli e i fabbricati rurali.

Cig e precari PA. Per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga (il vice ministro Fassina dice che le risorse saranno congrue almeno fino a settembre), il ministro del’Economia Saccomanni ha messo sul piatto 7/800 milioni (ma le ultime indiscrezioni dicono max 500 mln), ma bisogna arrivare almeno a un miliardo. Compresa nel decreto ci dovrebbe essere anche la proroga al 31 dicembre 2013 dei contratti di 115 mila precari della pubblica amministrazione (scadono il 31 luglio). Fuori da questa partita sono i 200 mila precari scuola per i quali valgono regole e scadenze diverse.

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