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Legge di Stabilità, Banca d’Italia avverte: Tfr in busta paga? Pensioni a rischio

di admin |3 Novembre 2014 18:14

I vertici della Banca d’Italia (LaPresse)

ROMA – La Banca d’Italia guidata da Ignazio Visco avverte il governo sui rischi che potrebbe comportare la norma, inserita nella Legge di Stabilità dal governo Renzi, che consente di richiedere l’anticipo del Tfr (trattamento di fine rapporto, la liquidazione) in busta paga.

Secondo il vicedirettore della Banca d’Italia, Luigi Signorini, sentito dalla Commissione Bilancio della Camera che sta discutendo la Legge di Stabilità, bisogna che il provvedimento sul Tfr resti temporaneo, e che non diventi stabile nel tempo. Il rischio è  che “l’adesione dei lavoratori a basso reddito” li porti “in futuro ad avere pensioni non adeguate”, se la possibilità di ricevere il Tfr in busta paga venisse estesa oltre i tre anni previsti dalla norma scritta dal governo Renzi.

D’altra parte il bicchiere mezzo pieno è che

“Data l’eccezionale profondità e durata della recessione, il rallentamento nel processo di aggiustamento dei conti pubblici proposto appare motivato: può contribuire a evitare il rischio di una spirale recessiva”. “Significativa” è la prevista riduzione del cuneo fiscale, mentre sul fronte delle entrate “vanno stimati con cautela” i possibili incassi (3,5 miliardi) dalla lotta all’evasione. Da risolvere al più presto anche il problema delle clausole di salvaguardia, che scatterebbero per svariati miliardi.

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