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Matteo Renzi: “A giorni Job Act, 3 punti. Primo, creare lavoro. Ultimo, art. 18”

di Daniela Lauria |7 Gennaio 2014 13:41

Matteo Renzi (Foto Ansa)

FIRENZE – Primo: creare lavoro. Ultimo, l’articolo 18. Il Job Act di Matteo Renzi sarà costruito su tre pilastri e sarà presentato ”fra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima”. Lo ha annunciato lo stesso segretario Pd anticipando che si baserà ”su tre punti di riferimento”. E le regole contrattuali, vale a dire l’annosa questione dell’articolo 18, saranno solo all’ultimo punto della lista. Il neo-segretario ne ha parlato all’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo.

Sull’articolo 18, ha spiegato Renzi, “ciascuno ha le proprie idee”, ma “è la dimostrazione plastica di guardare il dito mentre il mondo ci chiede di guardare la luna“.

“Il problema del creare lavoro – ha precisato – non è semplicemente ridurre la discussione politica a un problema di normativa contrattuale ma è provare ad allargare il ragionamento“.

”La prima, sulle regole di insieme, vale a dire il panorama sistemico che parte dalle condizioni per chi fa impresa di essere messo in condizione di poterla fare – ha proseguito Renzi – poi i sei settori in cui riuscire a creare posti di lavoro e il Made in Italy sarà il primo di questi sei, ma ci sarà anche la manifattura tradizionale e il tema dell’industria turistica e culturale, poi il grande tema dell’innovazione, e contemporaneamente, soltanto alla fine, una discussione sulle regole contrattuali”.

“Che sia una discussione non ideologica – ammonisce Renzi – e che vada a cercare di dare garanzie a chi in questi anni garanzie non ne ha avute. Perché purtroppo il mondo del lavoro è diviso in chi le garanzie le ha ancorché messe in discussione, e chi garanzie invece non le ha mai avute e negli ultimi vent’anni ha dovuto pagare il costo dei ritardi della politica”.

 

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