ROMA – La Cassa Depositi e Prestiti e l’Abi, l’associazione delle banche italiane, hanno firmato il “Plafond casa”. Un accordo per sbloccare la concessione dei mutui, per allentare la stretta creditizia che soffoca chi vuole acquistare una casa o ristrutturarla.
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Fino ad oggi la banca negava i mutui per non correre il rischio di trovarsi con debitori che non riuscivano a pagare. Situazione che è all’origine della crisi dei subprime: americani che si compravano la casa e che poi non ce la facevano più a restituire il prestito alla banca, lasciando gli istituti di credito con una voragine di crediti inesigibili in bilancio.
Ora con questo accordo la Cassa depositi e prestiti, ovvero lo Stato, garantisce le banche italiane per due miliardi di euro. Banca, chi vuole comprare casa o ristrutturarla non riesce più a pagarti il mutuo? Garantisco io, lo Stato.
Questa la notizia ufficiale:
“Firmata da Cdp e Abi la convenzione che disciplina il “Plafond Casa”, strumento da 2 miliardi di euro stanziati da Cdp finalizzato alla erogazione di mutui per l’acquisto di case e ristrutturazione edilizia. La Cassa ha inoltre attivato il programma di acquisto per 3 miliardi di euro di bond bancari garantiti con oggetto mutui residenziali”.
Lo strumento “Plafond Casa” è veicolato dalle banche ed è finalizzato, spiega una nota congiunta, alla erogazione di mutui alle persone fisiche per l’acquisto di immobili ad uso abitativo e per interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica. In particolare, a beneficiare della nuova iniziativa saranno, in via prioritaria, le giovani coppie, le famiglie di cui fa parte un soggetto disabile e le famiglie numerose.
Inoltre, Cassa depositi e prestiti ha attivato il programma di acquisto – per complessivi 3 miliardi – di obbligazioni bancarie garantite aventi ad oggetto mutui residenziali e di altri titoli emessi a fronte di mutui della stessa specie. In totale, quindi, Cdp tramite le banche mobilita 5 miliardi di euro per favorire la ripresa del settore immobiliare residenziale.