Secondo l’Ocse il problema sta nel metodo contributivo e nella mancanza di reddito sociale. Chi ha un lavoro precario, sottopagato e con contratti approssimativi non versa molto in termini di contributi. E così non è in grado di costruire oggi la pensione di domani. L’Ocse rileva come il metodo di calcolo del sistema contributivo sia “legato strettamente” all’ammontare dei contributi, e lamenta il fatto che “l’Italia non preveda alcuna pensione sociale per attenuare il rischio di povertà degli anziani”.
Pensioni, Ocse: giovane e precario oggi, anziano e povero domani