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Pensioni, referendum anti-riforma. Fornero: “Legge bilancio, Consulta dirà no”

di Warsamé Dini Casali |13 Gennaio 2015 10:50

Pensioni, referendum anti-riforma. Fornero: “Legge bilancio, Consulta dirà no”

ROMA – Pensioni, referendum anti-riforma. Fornero: “Legge bilancio, Consulta dirà no”. Il referendum sulla riforma previdenziale del 2011, promosso dalla Lega (con l’appoggio della Cgil) dovrebbe essere giudicato inammissibile perché riguarda la finanza pubblica. Ne è convinto l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, autore con il Governo Monti nel 2011 della riforma che ha innalzato l’età di accesso alle pensioni e ha di fatto mandato in soffitta l’anzianità.

Convinti della non ammissibilità del referendum si sono detti anche il Commissario Inps ed ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, il costituzionalista Augusto Barbera e l’esperto di previdenza Giuliano Cazzola. E l’orientamento che filtra dalla Corte a due giorni dalla pronuncia sull’ammissibilità del referendum per l’abrogazione della riforma promosso dalla Lega è proprio quella di un giudizio di non ammissibilità.

“Faccio fatica a pensare – afferma Fornero – che la Corte Costituzionale possa avallare una pessima politica. Questa è la democrazia – spiega – se il Paese decide che vuol tornare indietro su una riforma che è severa ma ha contribuito a evitare la crisi finanziaria bisognerà trovare le risorse. E’ facile dire eliminiamo una riforma considerata sgradevole. E’ molto più difficile dire come. Fino al 2020 si prevede di risparmiare 80 miliardi. Se la legge viene abrogata bisogna dire con che cosa si sostituisce”.

Per Treu, autore anche lui di un’importante riforma del sistema previdenziale (la Dini nel 1995 che introdusse il sistema di calcolo contributivo poi completato con la legge Fornero) ci sono “ragionevoli motivi” per ritenere il referendum “inammissibile”. Si tratta di una materia – aggiunge – che “inerisce alla finanza pubblica” sulla quale non sono ammissibili referendum. Inoltre – spiega – alcuni effetti sull’innalzamento dell’età sono stati ammorbiditi con diversi interventi normativi compreso l’ultimo sugli ammortizzatori sociali.

Anche Barbera esprime forti dubbi sull’ammissibilità del referendum ricordando che oltre vent’anni fa la Corte disse no al quesito promosso da Rifondazione Comunista contro la riforma Amato del sistema previdenziale. “Credo che la Consulta – dice – giudicherà il referendum sulla riforma previdenziale promosso dalla Lega inammissibile perché materia strettamente legata al bilancio dello Stato”.

“C’è un precedente – spiega Barbera a proposito della pronuncia attesa per mercoledì 14 – nel 1994 la Corte giudicò il quesito inammissibile dicendo apertamente che c’era un nesso con il bilancio dello Stato e referendum su questa materia non si possono fare. L’oggetto del quesito referendario è analogo e il principio che sul bilancio dello Stato non si possono fare referendum si è addirittura rafforzato con la riforma dell’articolo 81 della Costituzione che vincola il bilancio alle regole europee”.

Anche il giuslavorista Franco Carinci è dello stesso parere: “Credo che la corte – sottolinea – non considererà ammissibile il referendum su una legge che ha segnato una svolta giudicata positiva.”. Secondo Carinci però la riforma Fornero “non è legge di Bilancio” anche se è contenuta in una manovra finanziaria. “La scelta – credo – sarà più politica che tecnica”.

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