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Pos obbligato e multe da luglio, 4/8 anni galera evasori da 100 mila euro

di Redazione Blitz |22 Ottobre 2019 9:00

Pos per il pagamento con la carta di credito (foto d'archivio Ansa)

Pos per il pagamento con la carta di credito (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Pos obbligato, obbligatorio accettare i pagamenti in moneta elettronica. Altrimenti multa, multa per i commercianti senza Pos e senza voglia di pagamenti tracciabili. Ma con calma, non da subito, non da domani. Da luglio 2020. Il tempo di assorbire, sopire, pensarci, limare. Magari rimandare tra qualche decreto attuativo e l’altro. La bandiera del Pos obbligatorio con multe per commercianti inadempienti è issata ma ai commercianti elettori si strizza l’occhio: mica subito e comunque se ne riparla.

La motivazione ufficiale del rinvio a luglio 2020 è dare il tempo al sistema tutto per abbassare di molto le commissioni che i commercianti pagano sulla moneta elettronica. Motivazione fintamente ovvia: oggi le commissioni incorporano un mercato dei pagamenti dove l’ottanta per cento è fatto in cash e solo il resto in moneta elettronica. Invertendo le proporzioni sarebbe il mercato stesso ad abbassare le commissioni, basta vedere i bassi costi delle nuove piattaforme di pagamento elettronico.

Limiti ai pagamenti in contante sì, ma sempre da luglio 2020. Qui non si capisce il perché degli otto mesi di rinvio. Per abituarsi, prendere fiato? Comunque, nonostante la generale informazione fuorviante, non è che non si possano spendere in contanti più di 3000 o 2000 o mille euro, è, sarà che un singolo pagamento in contanti non potrà superare i 1999 euro. Non è limite all’uso del contante è limite al pagamento in contanti. E non c’è da aspettare nessuna vecchina (figura della propaganda anti pagamenti tracciabili) che studi come funziona un bancomat. La vecchina che non sa fare (chissà poi perché sempre vecchina al femminile) non esiste se non nella propaganda: qualcuno ha mai visto vecchine, vecchietti, maturi, giovincelli andare in giro a comprare pane e prosciutto o calzini e scarpe o magliette e mutande con pacco di banconote da 3000 o 2000 euro in tasca?

Manette agli evasori o meglio dire galera. Dai quattro agli otto anni di galera agli evasori fiscali. Non a tutti gli evasori fiscali che altrimenti bisognava costruire centinaia di nuovi stabilimenti penitenziari. Galera, dai 4 agli 8 anni di detenzione, a chi evade per somme pari o superiori ai centomila euro. E per loro anche una non ben definita ma certamente intimata forma di sequestro dei beni.

Da quando la galera agli evasori formato centomila euro? Da quando la ferma intenzione del governo, soprattutto M5S, diventerà legge. Legge a parte di quella di Bilancio. Già, per cambiare le norme penali ci vuole una legge votata ed eventualmente plasmata dal parlamento. Che quando sarà il tempo starà bene attento a non toccare i piccoli evasori, i medi evasori, gli evasori medi e un pezzetto…Evadere tasse per centomila euro in un anno non è roba facile e soprattutto non è facile dimostrare qualcuno lo abbia fatto se non si stringono e intensificano gli accertamenti. Ma se si stringono e intensificano gli accertamenti si fanno soffrire i piccolissimi, i piccoli, i medi e medio e mezzo evasori…Quindi manette agli evasori è l’altra bandiera issata sul pennone, per mostrare appunto bandiera e poco più.

La somma in soldoni di queste tre misure dovrebbe portare nel 2020 sette miliardi e mezzo di recupero dall’evasione fiscale. Già era difficile crederci, ora che tutto parte da luglio si scende a tre miliardi e mezzo? No, si resta nelle previsioni a sette miliardi, tanto erano immaginari prima e immaginari restano.  

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