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S&P: nonostante la manovra l’Italia rischia

di Elisa D'Alto |1 Luglio 2011 15:33

ROMA – Nonostante la manovra correttiva dei conti pubblici, ”restano sostanziali rischi per il piano di riduzione del debito principalmente a causa della debole crescita”. Lo dice l’agenzia di rating Standard & Poor’s in una nota.

La possibilita’ che Standard & Poor’s tagli il rating sovrano sull’Italia resta una su tre, nonostante le misure correttive relative al periodo 2011-2014.

”Alla luce della debole crescita italiana – si legge nella nota di S&P – e’ nostra opinione che saranno necessarie riforme microeconomiche e macroeconomiche molto piu’ importanti per incentivare gli investimenti privati e adeguare i salari alla produttivita”’. S&P definisce la manovra correttiva ”generalmente credibile, specie le misure tese a contenere i salari pubblici e la spesa pensionistica”.

Tuttavia il governo ”rischia di essere troppo ottimista sull’efficacia delle misure contro l’evasione fiscale”. Fattori che, secondo S&P, spingeranno il governo verso ”ulteriori misure” in risposta al potenziale sforamento dei conti rispetto al previsto. A indicare una probabilita’ su tre di un taglio del rating nel giro di 24 mesi, S&P ha cosi’ deciso di mantenere in negativo le prospettive sul merito di credito italiano. I rischi sono principalmente una crescita inferiore alla media dell’1,3% prevista per periodo il 2011-2014 e la possibiltia’ di uno ”stallo politico”. ”Se uno di questi rischi si avvera – avverte S&P – il debito potrebbe ”ristagnare all’attuale elevato livello e potremmo abbassare i rating sull’Italia”.

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