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Immigrati, Frattini accusa la Ue: “E’ inerte”. Bruxelles: “Un problema italiano”

di admin |30 Marzo 2011 13:52

Franco Frattini

ROMA – Polemica a distanza tra il ministro degli Esteri Frattini e l’Unione europea sull’emergenza immigrati. Il titolare della Farnesina ha accusato Bruxelles di essere poco attiva su questo fronte, ma subito la Ue risponde snocciolando i dati. ”L’Europa è assolutamente inerte in questo periodo”, accusa Frattini interpellato da Sky Tg24 sul dossier immigrazione e la situazione a Lampedusa. Commentando le parole del commissario Ue all’immigrazione Malmstrom che aveva osservato come l’Italia disponesse già di fondi europei per gestire i flussi, il titolare della Farnesina ha commentato duro: ”E’ la tipica espressione di una burocrazia europea che pensa che con i denari si possa risolvere tutto”, ma questo non basta, ”ci vogliono interventi politici”.

Frattini  non chiede altri soldi, ma un piano per ridistribuire gli immigrati nei vari Paesi europei per un periodo temporaneo e poi procedere con i rimpatri. Nel giro di qualche minuto arriva la replica di Bruxelles: ”Sono stati messi a disposizione dell’Italia circa 18 milioni di euro nel 2010-2011 per i rimpatri degli immigrati, oltre ai 25 milioni di euro stanziati per tutti gli Stati membri per misure di emergenza. Questa è la risposta dell’Unione europea”, ha detto un portavoce dell’esecutivo europeo.

Nella contesa tra Frattini e la Ue ci sono gli immigrati “economici”: secondo Frattini, trattandosi in gran parte di tunisini, sono semplici clandestini in cerca di fortuna e non rifugiati perché in Tunisia non c’è una guerra. Quindi vanno rimpatriati, compito da affidare anche all’Unione. La Ue concorda sullo status degli immigrati, salvo poi giungere ad altre conclusioni: ”Dai dati ci risulta che le persone arrivate in Italia dalla Tunisia sono per lo più immigrati per motivi economici. Se ne stanno occupando le autorità italiane e sono loro le responsabili”, come dire, l’Italia e nessun altro è tenuto a gestire l’emergenza.

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