Tassa di solidarietà: meccanismo “tampone” che contraddice la Costituzione

Pubblicato il 17 Agosto 2011 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’introduzione del contributo di solidarietà suscita polemiche anche tra chi l’ha proposto ed approvato: il ministro Maurizio Sacconi lo ritiene una “misura opinabile e per certi versi contraddittoria”, mentre il premier Silvio Berlusconi ha parlato di provvedimento che fa “grondare di sangue il cuore”. Più che una tassa di solidarietà è dunque un salasso, che affliggerà quei lavoratori quali i dipendenti che le tasse le hanno sempre pagate, ma non gli autonomi che all’evasione fiscale sono ormai consueti.

La tassa infatti presenta molti difetti, poiché meccanismo tampone che non risolverà certo la situazione di crisi finanziaria dello Stato, che richiederebbe una riforma basata sul lungo periodo e ben strutturata. Un meccanismo che è in contraddizione con l’articolo 53 della Costituzione, il quale stabilisce che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Il vero problema torna allora la lotta all’evasione fiscale e la necessità di una politica economica che non sprema gli onesti contribuenti, ma che sappia risanare un’economia mal gestita, e non sarà certo una tassa straordinaria triennale a pareggiare il debito pubblico e la mancanza di misure strutturali finanziarie ben definite.