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Ubi Banca ristruttura: maxi-sforbiciata con tagli per 1500 dipendenti

di Daniela Lauria |19 Luglio 2012 2:33

MILANO – Anche Ubi Banca si mette a dieta: prevista una supersforbiciata che comprende il taglio di 1500 posti e la chiusura o la vendita di 44 sportelli. Così una delle top five del credito italiano ha deciso di riorganizzare la propria struttura per fronteggiare il calo della redditività.

Nel piano di ristrutturazione, si legge in una nota, sono previsti tra l’altro risparmi per 115 milioni di euro a partire dal 2014 e un taglio dell’organico di circa 1.500 dipendenti.

La sforbiciata non risparmierà nemmeno i dirigenti, una cinquantina in tutto, che si vedranno decurtare anche bonus e stipendi. L’istituto prevede infatti di ridurre “di almeno il 20%” i costi di governance tagliando sia il numero che gli stipendi dei membri degli organi societari. Saranno infine creati “46 punti operativi di presidio unico della clientela “private e corporate” per proporre “un’offerta integrata al tessuto imprenditoriale tipico dei territori di riferimento del gruppo” e “favorire lo sviluppo di opportunità ulteriori di ricavo”.

L’operazione dell’istituto guidato da Victor Massiah si aggiunge alle già pesanti cure dimagranti annunciate dalle altre principali banche italiane. Il solo Monte dei Paschi di Siena ha indicato una riduzione di 4.600 posti di lavoro. La sforbiciata di Ubi prevede un dimensionamento complessivo della rete di filiali nonché interventi di razionalizzazione e semplificazione della struttura interna delle Banche Rete, della capogruppo, e di Ubi Sistemi e Servizi.

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