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Utile a 2,8 miliardi per Intesa Sanpaolo, un miliardo in dividendi

di Alessandro Avico |19 Marzo 2010 15:57

L’utile netto di Intesa Sanpaolo per il 2009 è stato di 2,8 miliardi di euro. Un dato che si inserisce nella parte alta delle previsioni degli esperti. Le stime degli analisti, di recente, erano state portate sull’intero esercizio tra 2,6 e 2,8 miliardi di euro. Il risultato netto è la conseguenza, si legge nel comunicato della banca guidata dal consigliere delegato Corrado Passera, «di una tenuta dei ricavi nonostante il calo dei tassi euribor» che hanno penalizzato il margine d’interesse della riduzione dei costi operativi e del contenimento delle rettifiche sui crediti».

Un mix, sull’intero esercizio, che ha comportato un incremento dei profitti netti del 9,9% rispetto al 2008. Da sottolineare che, come indica la stessa banca, una spinta ai conti è arrivata dal primo trimestre 2009 dove l’utile si era attestato a quo a 1,075 miliardi grazie «a 511 milioni di rilascio di imposte differite». Dal canto suo, nel quarto trimestre, i profitti netti si sono attestati a quota 543 milioni di euro, rispetto a 674 milioni del terzo quarter (-19,4%) e ai 513 milioni de secondo trimestre.

La cedola è di 8 centesimi per azione per le azioni ordinarie e di 9,1 centesimi per le risparmio. Le attese per il dividendo erano di dieci centesimi, quindi il dividendo è sotto le attese. Si tratta comunque del livello più alto tra le big bank italiane: UniCredit ha proposto 3 centesimi mentre la cedola di Mps dovrebbe essere compresa, secondo gli analisti, tra 1 e 2 centesimi. Riportando il dividendo unitario al prezzo d’azione dello scorso 18 marzo, «il rendimento è pari al 2,7% per l’azione ordinaria e al 4,1% per l’azione di risparmio».

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