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Enel, scalata nei mercati: titolo risale, espansione all’estero

di Alberto Francavilla |16 Novembre 2012 17:22

ROMA – A due giorni dal CdA, con la presentazione dei dati del terzo quarto del 2012, il titolo Enel prosegue la risalita e diversi analisti parlano di un trend rialzista in grado di portare l’azienda elettrica lontano dalle sacche di questa estate. I dati presentati il 13 novembre sembrano insomma aver confortato il mercato, o quanto meno le criticità non hanno colto di sorpresa trader e investitori che hanno considerato i numeri del gruppo anche sopra le attese.

La terza trimestrale di Enel riporta ricavi a 61.899 milioni di euro, un ebitda a 12.761 milioni di euro e il risultato netto del gruppo energetico a 2.808 milioni di euro. Pesa la Robin Tax, pesano le vicende di Italia e Spagna, ma pesano anche elementi positivi che stanno contribuendo alla buona performance del titolo e fanno guardare con maggior serenità a un 2013 che nessuno osa dire facile.

Sviluppo dei nuovi mercati significa principalmente Russia e America Latina. Per capire il contributo di queste due macro aree all’andamento di Enel bastano alcuni numeri. I due mercati da soli gareggiano nell’incremento delle vendite di elettricità e gas (il sud America che fa segnare +2,4 Twh, la Russia +2,0 Twh) e offrono ulteriori prospettive di crescita fondamentali in uno scenario globale nel quale tante utilities pagano la diminuzione dei consumi e la contrazione di mercati e investimenti. I numeri della presenza di Enel in Russia, tanto per entrare nel dettaglio, parlano di un Ebitda che fa segnare +15%, di produzione e vendite di energia che crescono del 6% rispetto al terzo quarto del 2011 attestandosi a 32,997 GWh la produzione e a 37,383 GWh la vendita.

Sulla riduzione del debito valgono tanto i dati quanto le dichiarazioni fatte prima e dopo il 13 novembre dal management. L’indebitamento netto al 30 settembre era pari a 46,456 miliardi ed Enel ha confermato l’obiettivo di 43 miliardi a fine anno. Subito dopo il CdA, il CFO Luigi Ferraris non ha nascosto che “il 2013 sarà un anno difficile così come lo è stato il 2012 e questa è la ragione per la quale ci siamo preparati per affrontare un biennio impegnativo” aggiungendo che per raggiungere l’obiettivo di riduzione del debito “per prima cosa intendiamo tutelare il nostro profilo industriale” e “non vogliamo modificare il nostro portfolio di attività che continua a essere redditizio e resiliente nonostante la crisi economica”.

Il segno più dei ricavi dà infine l’idea di come avrebbero potuto essere i conti di Enel senza la Robin Tax e la stagnazione della crisi in Italia e Spagna. Una carrellata nel dettaglio fotografa risultati positivi per tutti i comparti: Divisione Mercato (+7,3%) Divisione Generazione ed Energy Management (+12,2%), Divisione Infrastrutture e Reti (+12,3%), Divisione Iberia e America Latina (+4,6%), Divisione Internazionale (+11,9%), Divisione Energie Rinnovabili (+3,5%). Nel complesso i ricavi si sono attestati a 61,899 miliardi di euro, con un incremento del 7,7% su base annua.

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