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Bin Laden occhi di diavolo: bambolotto della Cia per spaventare i bimbi afghani

di Daniela Lauria |19 Giugno 2014 23:25

NEW YORK – Un pupazzo di Osama bin Laden con gli occhi del diavolo. Nome in codice: “Devil eyes”. Obiettivo: spaventare a morte bambini e genitori per tenerli il più lontano possibile dal vero bin Laden. C’era anche questo nell’arsenale di guerra della Cia impegnata nella lunga lotta contro lo sceicco di Al Qaeda. A rivelare il singolare progetto degli 007 americani è il Washington Post, secondo il quale dal 2005 l’agenzia di intelligence Usa iniziò segretamente a sviluppare il piano di un bambolotto per giochi di guerra con le sembianze demoniache di bin Laden.

Il volto del pupazzo era dipinto con una speciale pittura che si dissolveva con il calore, rivelando un bin Laden dalla faccia rossa simile a quella di un demone, con occhi verdi penetranti e segni neri sul volto. Una fonte vicina al progetto, che ha chiesto di rimanere anonima, ha rivelato che per creare i prototipi la Cia si rivolse a uno dei migliori imprenditori del settore. Si tratta di Donald Levine, ex dirigente di Hasbro che ebbe un ruolo determinante nella creazione di G.I. Joe, action figure che dal suo lancio sul mercato nel 1964 ha incassato oltre cinque miliardi di dollari.

Levine è morto lo scorso maggio a 86 anni, dopo una lunga battaglia con il cancro. La famiglia, intervistata sul progetto dei giocattoli di bin Laden, ha spiegato che

“Levine era un patriota e un orgoglioso veterano della guerra di Corea. Quando lo chiamarono si mostrò onorato di poter aiutare il suo Paese”.

Scrive il Washington Post che ora è in corso una disputa su quanti pupazzi siano stati eventualmente consegnati. Una persona a conoscenza del progetto, in Cina, ha spiegato che sono stati realizzati centinaia di modelli come parte di un ciclo di pre-produzione, i quali poi sarebbero stati inviati su un cargo diretto alla città pachistana di Karachi, nel 2006.

La Cia non ha mai negato di aver commissionato i pupazzi dell’ex leader di Al Qaeda, ma ha anche precisato che il progetto fu interrotto poco dopo lo sviluppo dei prototipi. “Per quanto ne sappiamo, sono state create solo tre ‘action figures'”, ha detto il portavoce dell’agenzia, Ryan Trapani, assicurando che poi la Cia non ha poi “mai prodotto o distribuito i bambolotti”.

(Foto Credits: Washington Post)

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