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Cina, 6 persone accoltellate alla stazione di Canton FOTO

di Lorenzo Briotti |9 Maggio 2014 17:05

PECHINO – Sarebbe stato un individuo isolato ad attaccare a coltellate i passanti dopo aver fatto irruzione nella stazione ferroviaria di Canton, la principale metropoli della Cina meridionale, nella provincia del Guangdong. L’uomo non ha obbedito alle intimazioni di fermarsi, e a quel punto gli agenti gli hanno sparato, ferendolo, e dopo averlo sopraffatto lo hanno arrestato. Non prima però che avesse colpito almeno sei persone, tutte ricoverate in ospedale.

La ricostruzione ufficiale è però in contrasto con il racconto di diversi testimoni oculari, i quali hanno ribadito che gli assalitori erano in gruppo, brandivano coltellacci dalla lama lunga circa mezzo metro, vestivano di bianco e avevano il volto parzialmente coperto da berretti dello stesso colore: due dettagli, questi ultimi, che sembrerebbero rivelarne la fede musulmana e che, se confermati, li indicherebbero come possibili militanti separatisti uiguri, appartenenti cioè alla minoranza turcofona e islamica che vive nella regione autonoma occidentale dello Xinjiang, l’ex Turkestan Orientale. Costoro sono considerati responsabili dell’analogo assalto di sei giorni fa nella stazione di Urumqi, il capoluogo regionale, e della strage del 1 marzo in quella della metropolitana di Kunming, nella provincia dello Yunnan, ancora al sud. Soprattutto, è attribuito loro l’attentato del 28 ottobre in piazza Tienanmen, nel cuore di Pechino.

Intanto ci sarebbe anche un “occidentale” tra le sei persone ferite. Lo hanno affermato testimoni citati dal quotidiano South China Morning Post, precisando che avrebbe circa 50 anni.

(Foto Epa/Ansa)

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