X

Francobollo per il pittore Bernardo Bellotto, Poste Italiane ne comunica l’emissione

di Redazione Blitz |7 Settembre 2022 20:19

Francobollo per il pittore Bernardo Bellotto, Poste Italiane ne comunica l’emissione

Francobollo per il pittore Bernardo Bellotto a 300 anni dalla nascita.

Poste Italiane comunica che oggi 7 settembre 2022 il ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario per celebrare Bernardo Bellotto, nel III centenario della nascita. Appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano”

Bernardo Bellotto e Antonio Canal, zio e nipote, i due Canaletto fondatori del  “Vedutismo”

Il pittore Bernardo Bellotto, assieme allo zio Antonio Canal detto “il Canaletto”, nella cui bottega impara l’arte grafica, è considerato il fondatore del “Vedutismo”, la diversa maniera di rappresentare la realtà secondo i canoni laici dell’Illuminismo settecentesco.

Zio e nipote utilizzarono lo spesso pseudonimo, e sembra che sia stato proprio lo zio a dare il suggerimento al nipote.

Il Vedutismo

Il Vedutismo, stile pittorico dalla Repubblica Veneta, si diffuse rapidamente presso le corti di tutta Europa soppiantando la ultima moda del barocco.

I due artisti ritrassero la città, i monumenti, il paesaggio e la variegata società che si offriva alla loro vista.

Bernardo Bellotto e la camera oscura

Bernardo Bellotto – come suo zio il Canaletto- utilizzò la “camera oscura”, una scatola ottica che può essere considerata l’antesignana della macchina fotografica.

Uno strumento scientifico nuovo, che rivoluzionava la visione della realtà circostante, nelle abili mani del pittore- capace di rilevare fedelmente il vero oggettivo- creò una novità per la pittura. Nella grafica, il disegno, il colore, producendo un documento istantaneo del vero.

Un pittore migrante richiesto in tutta Europa

Mentre lo zio Canaletto rimase quasi sempre a Venezia, tranne che a Londra alla corte di re Giorgio II d’Inghilterra, il nipote, divenuto famoso, da Venezia migrò.

Prima a Verona, Roma, Firenze, Torino dipinse rovine antiche ed incise ad acquaforte vedute di genere per pontefici e regnanti. Poi passò ad episodi dell’attualità: battaglie, inondazioni, incoronazioni ed altri eventi memorabili.

Le “antichità” romane divennero presto una moda e furono richieste dai monarchi e dagli aristocratici per nobilitare le loro imprese e rappresentare il fasto ed il rango delle loro dinastie.

Anche geografi, naturalisti, nonché generali, quale supporto strategico essenziale per progettare le manovre militari si avvalsero delle vedute del Bellotto.

Bellotto a Dresda

Nel 1748 Bernardo andò a Dresda alla corte di Augusto III di Sassonia, dove realizzò quattordici tele, così fedeli e precise da essere usate per ricostruire la città devastata dai bombardamenti del 1945.

I dipinti del Bellotto documentano la guerra dei 7 anni e le sue immagini utilizzate per la riedificazione di Varsavia

Nel 1756, quando infuriava la “guerra dei 7 anni”, ne documentò le rovine e si trasferì presso il re di Polonia Stanislao Poniatowski. Anche qui le numerose immagini di Varsavia servirono per la riedificazione della capitale polacca rasa al suolo durante l’ultimo conflitto mondiale.

Bellotto a Vienna dagli Asburgo, a Monaco dai duchi di Baviera, a San Pietroburgo dalla zarina Caterina

Andò poi a Vienna nel 1758, dove lavorò per l’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Si recò poi a Monaco, ospite dei duchi di Baviera, e a San Pietroburgo, richiesto da Caterina, zarina di Russia.

L’evoluzione dello stile

Nel periodo terminale della sua fortunata carriera il suo stile si evolse, e oltre alla rappresentazione della realtà sociale, di cui ritrasse il fasto ma anche l’indigenza, si rivolse all’immaginario naturale, rappresentato mediante un cromatismo ed una dissolvenza capaci di rendere le fredde atmosfere ed il delicato luminismo tipici dei paesi baltici.

Il commento del Guardian Grando, Scuola Grande Arciconfraternita di San Rocco – Venezia, Arch. Franco Posocco

La morte di Bellotto a Varsavia, nel 1780, pochi anni prima della Rivoluzione francese e della caduta della Repubblica di San Marco per mano di Napoleone Bonaparte, conclude anche la grande stagione della pittura veneta.

Una stagione pittorica che attraverso il pennello di Bernardo Bellotto aveva dato all’Europa una visione disincantata ed innovativa della realtà, rappresentata per quello che realmente è, non per quello che si vorrebbe che fosse.

È indubbia quindi l’importanza del Bellotto, sia sotto l’aspetto artistico, che storico e architettonico nonché, come visto, per la precisa rappresentazione pittorica di grandi capitali europee così com’erano nel XVIII secolo, fatto che ha permesso di restituire, almeno in parte, a due di esse l’originale aspetto dopo i devastanti bombardamenti nel secondo conflitto mondiale.”

Il francobollo, le caratteristiche, la tiratura

Stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente, il francobollo ha il valore della tariffa B pari a 1,20€.

Ha una tiratura di trecentomila esemplari e ogni foglio è di ventotto

La vignetta

La vignetta riproduce il dipinto “Il Rio dei Mendicanti e la Scuola Grande di San Marco” di Bernardo Bellotto, custodito nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Completano il francobollo le legende “BERNARDO BELLOTTO – III CENTENARIO”, “IL RIO DEI MENDICANTI E LA SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO” e “GALLERIE DELL’ACCADEMIA – VENEZIA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Il bozzetto è a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

Dove trovare i prodotti filatelici dedicati a Bernardo Bellotto

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio filatelia Venezia.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

La cartella filatelica

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.

 

Scelti per te