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Claudio Messora pre-Boldrini: “Cosetta a 3 con Carfagna-Gelmini-Prestigiacomo”

di Daniela Lauria |4 Febbraio 2014 12:55

Claudio Messora

ROMA – Non molto tempo fa, prima dei tweet sessisti contro Laura Boldrini, Claudio Messora pubblicava sul suo blog un post intitolato: “Ho fatto una cosetta a tre con la Carfagna, la Gelmini e la Prestigiacomo”. E non si fermava certo alle allusioni del titolo. Dopo essersi prodotto in un lungo eloquio di critiche contro le tre esponenti di Forza Italia, all’epoca dei fatti ministre nel governo Berlusconi e, a suo giudizio, “tutte e tre in conflitto di interessi”, Messora si dilungava in pensierini hard sulle tre berlusconiane.

Ma a generare orrore e raccapriccio in quel testo, che poi si illustrava i curricula delle tre parlamentari, è la parte finale. Messora descrive con dovizia di particolari un sogno in cui ad ogni ministra viene associata una fantasia sessuale e in cui non manca il riferimento ad uno “stupro attivo”:

Tutto intento a questi ragionamenti, e travolto da un turbine di pensieri, ecco che questa mattina, mentre davanti agli occhi scorrevano le immagini delle tre ministre sorridenti e plaudenti, mi sono improvvisamente assopito, ed è lì che l’inconscio freudiano, con la sua imponderabile associazione di simboli, mi ha proiettato in un universo parallelo che lo stato cosciente non mi avrebbe mai consentito di immaginare. Mi trovavo sempre disteso sul letto ma ecco che insieme a me, in completo deshabillé, c’erano proprio loro: Mara, Stefania e Mariastella. Ovviamente in panni diversi da quelli abituali. Mi sono così chiesto quale ruolo, nel contesto onirico disegnato da un’impudente libido, avrei attribuito a ciascuna di loro. L’associazione immaginifica di Mara alla fellatio è stata automatica, grazie purtroppo alla marea di menzogne che su di lei sono state diffuse dalla solita sinistra che odia. Per Mariastella, invece, l’inconscio ha suggerito una elaborata legge del contrappasso. Si dice così tanto in giro che abbia sodomizzato la scuola che… Insomma, la simbologia onirica stupisce sempre per la sua crudezza. Stefania invece era un problema. La sua natura imprenditoriale le conferiva una qualità di penetrazione attiva, tipica dello stupro – lo stupro del territorio, lo stupro dell’ambiente -, che francamente anche un super-io dormiente come il mio si rifiutava in qualunque modo di subire. Poi, forse grazie all’emergere dell’associazione con la sua iniziativa legislativa sulla riduzione in schiavitù, ogni pezzo del mosaico ha improvvisamente trovato naturale collocazione: lei sarebbe stata la Mistress. Nessuna di loro tre ha voluto onorare la missionaria. Pazienza.

Evidentemente Claudio Messora, è avvezzo a certo umorismo goliardico. Il post, risalente al 2010, quando Messora era lontano dal diventare responsabile comunicazione del Movimento 5 Stelle al Senato, è stato in queste ore modificato dallo stesso autore. Ora nel titolo non v’è più traccia di una “cosetta a tre” e neppure nel testo. Ma il pezzo hard è rimasto nella copia cache di Google ed è stato riesumato. In queste ore circola sui social network, trascinandosi dietro una valanga di commenti indignati. La Rete non perdona, amano ripetere i grillini. Neppure loro, aggiungiamo noi.

Il post prima e dopo:

Di seguito riportiamo il nuovo testo di Messora così come modificato di recente:

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