ROMA – “Sono prostato (con tanto di errore lessicale) di fronte a tanta ingiustizia” è l’incipit della lettera inviata da Massimo Giuseppe Bossetti alla redazione di TgCom24 dopo il rifiuto da parte del Gip delle richieste dell’avvocato Claudio Salvagni per la scarcerazione del suo assistito.
“Ogni giorno subisco una cattiveria senza limiti – si legge nella missiva – e con me tutta la mia famiglia. Non ho mai fatto male a nessuno, ho sempre vissuto amando mia moglie e i miei figli, ai quali dico ancora una volta con tutta la forza che ho dentro che sono Innocente”. “E’ diventata per me una ragione di vita – conclude Massimo Giuseppe Bossetti – non mollerò mai, fino alla fine. Sono Innocente, vi prego di credermi”.