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Polonia, striscione Ultras: Difendiamo Europa da piaga Islam

di Emiliano Condò |3 Novembre 2015 11:56

VARSAVIA – Una gigantesca coreografia, uno striscione grande praticamente quanto tutta la curva. Soprattutto uno striscione che raffigura l’Europa come un crociato armato fino ai denti che difende una fortezza (l’Europa) da una serie di barconi carichi di gente.

Autori della coreografia i tifosi dello Slansk Wroclaw. Il tutto è stato esibito durane la partita di serie A polacca tra  i padroni di casa e il Lech Poznan. Ed è ovviamente scoppiato il caso politico. Anche perché quelle barche “minacciose” si chiamano rispettivamente “Hussein”, “Bin Laden” e soprattutto “Uss Isis” dove Uss in polacco è la sigla che identifica gli Stati Uniti d’America.

Come se la coreografia non fosse abbastanza eloquente i polacchi hanno anche pensato di abbinarci sotto uno striscione in cui si legge: “In Europa si sta diffondendo la piaga dell’islamismo, difendiamo il cristianesimo”.

Una visione abbastanza particolare del cristianesimo, quella degli ultras polacchi. Un qualcosa che va difeso con la spada e che soprattutto non tiene minimamente conto delle parole di accoglienza pronunciate più volte da Papa Francesco in tema di rifugiati. Del resto, mentre gli ultras di quasi tutta Europa, in piena crisi migranti, esponevano striscioni di benvenuto nei confronti dei rifugiati, in Polonia avevano già pensato di distinguersi.

Quella volta era stata un’altra tifoseria di estrema destra, quella del Lech Poznan, che aveva esposto striscioni contro i migranti e poi aveva protestato disertando lo stadio in occasione della prima gara di Europa League. Incredibile il motivo: la Uefa aveva deciso di donare una piccola parte degli incassi ai rifugiati. Ma in un comunicato i tifosi del Lech avevano risposto:  “Per noi le cose sono tanto ovvie quanto semplici. Non vogliamo rifugiati in Polonia, motivo per il quale non andremo allo stadio”.

 

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