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Regno Unito senza Scozia? Union Jack con il Galles: ipotesi di una nuova bandiera

di admin |6 Marzo 2014 20:28

LONDRA – La Gran Bretagna potrebbe presto cambiare volto, o meglio, bandiera. Il 16 settembre 2014 si terrà il referendum per l’indipendenza della Scozia che, in caso di esito positivo, potrebbe comportare la ridefinizione di una bandiera, quella britannica, che risulta dalla combinazione di colori e simboli delle quattro nazioni del Regno Unito: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Se la Gran Bretagna cambia bandiera, questa è l’ipotesi più accreditata per lo U.K. Flag Institute

Con o senza Scozia lo United Kingdom potrebbe avere una nuova Union Flag, comunemente conosciuta come Union Jack. Questa è l’ipotesi – rilanciata da The Atlantic – che fa lo “U.K. Flag Institute”, uno dei principali centri mondiali per la ricerca e la documentazione sulle bandiere, con sede in Inghilterra.

La prima versione della bandiera britannica risale al 1606, anno in cui l’allora re di Scozia, re James VI, divenne re del “Regno Unito” (Scozia e Inghilterra). Essa, infatti, risulta dall’unione del simbolo dei patroni di Inghilterra e Scozia, rispettivamente San Giorgio (croce rossa su sfondo bianco) e Sant’Andrea (croce bianca su sfondo azzurro).

La bandiera del Regno Unito versione 1606

La seconda versione della bandiera risale al 1801, con l’aggiunta del simbolo dell’Irlanda del Nord: la croce di San Patrizio. Il Galles, invece, dovette attendere fino al 1959 per vedersi riconosciute dalle autorità britanniche le proprie bandiere: quella ufficiale, col simbolo del dragone, e quella nera e dorata simboleggiante il patrono, San David. Tuttavia, nessuno dei due simboli del Galles risulta, a tutt’oggi, richiamato nella bandiera britannica.

L’attuale “Union Jack”

L’eventuale indipendenza della Scozia, dunque, oltre a comportare come naturale conseguenza l’eliminazione della croce di Sant’Andrea dalla bandiera britannica, potrebbe rappresentare per il Regno Unito un’opportunità storica per aggiungere nella propria bandiera, ai simboli inglese e irlandese, quello del Galles: croce nera e gialla, ai bordi di quella rossa inglese.

Questa, secondo lo U.K Flag Institute, sarebbe la bandiera britannica in caso di fallimento del referendum sull’indipendenza della Scozia: semplice aggiunta dei bordi gialli – un tocco di Galles – attorno alla croce inglese di San Giorgio; mentre resterebbe la croce scozzese di Sant’Andrea, bianca su sfondo azzurro.

L’Union Jack con l’aggiunta del giallo che richiama la croce di San David dei gallesi

Viceversa, in caso di vittoria dei sì al referendum, lo U.K. Flag Institute configura quattro ipotesi, tutte accomunate dalla scomparsa della croce di Sant’Andrea scozzese e, con essa, dello sfondo azzurro (sostituito dal nero della bandiera del Galles).

La prima ipotesi prevede l’aggiunta di uno solo dei due simboli del Galles, il nero (sullo sfondo della bandiera).

Il nero del Galles al posto del blu della Scozia

La seconda prevede anche la croce gialla, simbolo del patrono del Galles, San David.

Il Galles può entrare nella bandiera britannica anche con i colori bianco rosso e verdi della suo attuale e più conosciuto vessillo, quello con il dragone.

La quarta ipotesi è la seguente: bandiera divisa in quattro quadranti, dei quali due con la croce di San Giorgio, per l’Inghilterra, uno con quella di San Patrizio, per l’Irlanda del Nord, e l’ultimo con il dragone del Galles.

Quarta configurazione possibile è una bandiera divisa sempre in quattro quadranti, ma stavolta raffiguranti leoni, dragone e arpa, rispettivamente per Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Anche qui, i leoni inglesi ricoprirebbero due dei quattro quadranti. Altra novità, rispetto all’ipotesi precedente, è la comparsa al centro della corona britannica, come a sottolineare l’unità della monarchia a cornice del quadro composito rappresentato dalle quattro nazioni britanniche.

Ritornando all’ipotesi di fallimento del referendum, la bandiera britannica potrebbe vedere raffigurata, attorno allo stemma rappresentativo dei vari regni, una corona floreale: le rose per l’Inghilterra, il cardo selvatico per la Scozia, il trifoglio per l’Irlanda, le foglie d’acero per il Canada e così via.

Ma quella che sembra all’U.K. Flag Institute l’ipotesi più convincente di futura bandiera britannica, e al tempo stesso quella più ambiziosa, è la seguente: riunione di tutti e quattro i simboli e i colori delle nazioni che compongono il Regno Unito: la croce di San Giorgio per l’Inghilterra, quella di Sant’Andrea per la Scozia, di San Patrizio per l’Irlanda e di San Davide per il Galles.

Il dibattito sulla bandiera, in Gran Bretagna, assume anche un importante significato politico, se si guarda alla lotta, tutt’ora in corso, tra unionisti (protestanti) e nazionalisti (cattolici) nell’Irlanda del Nord. Emblematica, al riguardo, è la riduzione, da 365 a 18, dei giorni nei quali la bandiera britannica può essere sventolata, a seguito della salita al potere a Belfast del partito repubblicano, cattolico e nazionalista.

Resta dunque da chiedersi se una eventuale ridefinizione della bandiera britannica possa effettivamente servire da pretesto a Galles e Irlanda del Nord per rivendicare con maggior forza la necessità di un riconoscimento ufficiale da parte delle autorità britanniche delle loro rispettive identità culturali. In tal senso, un appuntamento decisivo sarà il referendum per l’indipendenza della Scozia che si terrà il prossimo settembre.

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