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Scuola, bonus 500 € ai prof a ottobre. Renzi firma e twitta

di Daniela Lauria |22 Settembre 2015 19:24

ROMA – E’ ufficiale: il bonus di 500 euro per i prof sarà nella busta paga di ottobre. Lo ha comunicato lo stesso premier Matteo Renzi postando su Twitter la foto del decreto appena firmato.

Come già annunciato dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per quest’anno il contributo destinato all’aggiornamento e all’autoformazione finirà direttamente nelle tasche degli insegnanti. Ma le spese dovranno essere rendicontate presso le segreterie entro agosto 2016. Dal prossimo anno ci sarà invece la card del docente, una sorta di ticket elettronico messo a disposizione dei docenti con cui sarà possibile acquistare libri e quant’altro.

Inoltre le spese non giustificate saranno recuperate l’anno successivo. In pratica chi non spenderà il fondo destinato all’aggiornamento per le finalità previste dalla Buona scuola, riceverà un bonus ridotto o anche nullo nel 2016/2017.

Nel decreto si legge che i soldi stanziati dovranno essere spesi per

“l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca”.

Ma anche per iscriversi:

“a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.

Per i parlamentari M5s delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, questa è l’ennesima mossa di marketing del governo Renzi per comprarsi i prof:

“Il governo sceglie di usare il bastone e la carota per gli insegnanti italiani – si legge in una nota – Ma se Renzi e Giannini pensano di poter comprare il loro consenso con 500 euro, che messi direttamente in busta paga ricordano tanto il trucchetto degli 80 euro con cui il Pd vinse le elezioni europee, allora si sbagliano di grosso. Non saranno certo questi soldi a placare la loro rabbia e le proteste contro una riforma che ha smantellato la scuola pubblica italiana e ridotto i nuovi docenti a pedine in balìa di un cervellone elettronico del Miur prima e di un preside manager poi. Se c’è una cosa che questa riforma non ha indebolito è la dignità dei docenti italiani, quella non è in vendita”.

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