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Dalla collezione di The Atlantic: Amore e democrazia in America

di admin |19 Febbraio 2010 1:44

La rivista americana The Atlantic ha ripreso, in una collezione postata sul sito una serie di articoli dedicati agli intrecci tra amore e politica, pubblicati a partire dal 1938. Vi proponiamo un primo estratto.

Curioso è il paragone, proposto da Raoul De Roussy De Sales in “Love in America” (maggio 1938), tra la democrazia e l’amore, vissuto dai cittadini statunitensi come «un problema con cui non sono certo i primi a confrontarsi, ma che si rifiutano di considerare come uno di quei doni degli dei che vanno presi così come vengono e che a volte assomigliano a una benedizione, altre a una maledizione o a una semplice seccatura».

«La concezione dell’amore, in America, è simile all’idea di democrazia. In teoria funziona. È la miglior pratica sviluppata dall’uomo per distinguersi dai suoi antenati, e cioè da coloro che vivevano nelle caverne o addirittura dalle scimmie. L’amore è perfetto, in effetti, e non c’è nulla di meglio. Ma, come la democrazia, in pratica non funziona e gli americani sentono che bisogna fare qualcosa per risolvere il problema. Così come il presidente Roosevelt sta cercando di far sì che la democrazia funzioni, così i cittadini di tutto il Paese stanno provando a far funzionare l’amore» scrive De Sales.

«In entrambi i casi, però, i risultati non sono molto soddisfacenti. E la ragione, probabilmente, è che amore e democrazia sono il prodotto di una lunga e complicata serie di compromessi tra i desideri del cuore e le esigenze della ragione. Hanno entrambi la peculiarità di ridursi in cenere non appena qualcuno prova a organizzarli per bene. Il segreto per il loro successo, nella pratica, sarebbe quello di ammettere un margine piuttosto ampio d’errore e di tener presente che gli uomini non sono capaci di obbedire a una certa regola uniforme per un periodo di tempo indeterminato. Ma, certo – conclude il giornalista – questa soluzione non può soddisfare una nazione che, nonostante sia devota al pragmatismo, crede altresì alla perfezione».

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