Premio Strega 2013, Walter Siti vince: 165 voti a “Resistere non serve a niente”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2013 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 5 LUG – Il premio Strega 2013 lo ha vinto nettamente Walter Siti con “Resistere non serve a niente” (Rizzoli), sbaragliando gli altri scrittori nella cinquina con i suoi 165 voti. Questo il risultato alla finale della 67/a edizione del premio letterario a Villa Giulia a Roma. Dopo aver bevuto dalla bottiglia del Premio Strega simbolo della vittoria, Walter Siti ha detto: “Non dedico il premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro”.

Su 460 aventi diritto hanno votato in 412, dei quali 168 elettronicamente; 3 le schede bianche. La sfida è stata sul secondo posto conquistato per un soffio da Alessandro Perissinotto con “Le colpe dei padri” (Piemme), 78 voti. Soltanto un voto in più di Paolo Di Paolo con “Mandami tanta vita” (Feltrinelli), 77 voti. Al quarto posto, con 63 voti Romana Petri con “Figli dello stesso padre” (Longanesi). Ultima Simona Sparaco con “Nessuno sa di noi” (Giunti), 26 voti. Il seggio è stato presieduto da Alessandro Piperno vincitore della scorsa edizione del premio. La competizione non è stata per nulla all’ultimo voto come qualcuno pensava alla vigilia.

Grande assente al Ninfeo il nuovo sindaco di Roma Ignazio Marino, presente invece l’ex sindaco Gianni Alemanno, che è venuto a votare e poi si è seduto al tavolo della casa editrice Piemme (Gruppo Mondadori). Vicino al tavolo Rizzoli anche l’ex sindaco Francesco Rutelli, abbronzatissimo, con la moglie Barbara Palombelli. Al tavolo Rcs, Paolo Mieli, Cesare Romiti e a quello della Longanesi il presidente amministratore delegato del gruppo Gems, Stefano Mauri e Giacomo Marramao. Grande assente, nonostante quest’anno abbia un suo autore in cinquina, Inge Feltrinelli che ha sempre animato con la sua presenza le serate del Premio Strega. Tra i tavoli a salutare gli amici anche Stefano Rodotà e Antonio Padellaro.

Walter Siti, poco prima dell’apertura dello spoglio aveva sottolineato: “Mi sono dato perdente già da ieri. È una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall’inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perché mi rendeva ansioso”.

Mentre Romana Petri, già in passato in cinquina allo Strega, ha dichiarato polemicamente che “questo non è un premio per donne né giovani né vecchie. È dura, fate il calcolo: considerate il numero degli Strega e vedrete quante donne hanno vinto. È anche un premio dove non si cambia quasi mai l’editore vincente”.

Difende invece lo Strega lo scrittore Francesco Piccolo, che i rumors degli ultimi giorni danno già per vincitore della prossima edizione, nel 2014, dello Strega: “Se mi danno quest’anno il premio sono contento. Sto lavorando al nuovo libro ma non voglio dire nulla. Sono sempre stato tra quelli che non criticano l’atmosfera dello Strega, è come andare ad una grande festa”.

Dacia Maraini, seduta al tavolo Rizzoli, ha criticato invece la diretta tv trasmessa su Raiuno. “Mi piaceva quando era più semplice e casalingo. Comunque vengo a vedere alcuni amici e a votare”.

Spaesato Paolo Di Paolo che considera comunque la serata la “realizzazione di un sogno di quando ero bambino. Lo Strega si può criticare in molti modi ma chi vuole fare lo scrittore in Italia sogna di far parte di questa competizione”.