Perchè l’Italia va così male? A spiegarlo è Tim Berners-Lee, fondatore della società: “Gli italiani non puntano automaticamente sul web”. La Cina, ben nota per la restrizioni operate sul web, finisce 29esima, a sei gradini di distanza dall’Italia. Una sorpresa anche questa ma, censure a parte, per il Paese è stata determinante l’apertura della rete: “Per noi è importante il fatto che il web sia facilmente accessibile per le persone”, spiega Berners-Lee. Due posti sotto la Cina compare la Russia, che arriva solo 31esima, mentre il Kazakistan, inaspettatamente, si piazza 28esimo grazie ai miglioramenti significativi messi in atto negli ultimi cinque anni.
Se i paesi dell’Occidente si aggiudicano i primi posti della classifica, la maglia nera spetta a quelli africani. Nella top ten dei peggiori troviamo infatti Zimbabwe, Burkina Faso, Benin, Etiopia, Namibia, Mali e Camerun. Mentre i Paesi della Primavera Araba ottengono migliori risultati: la Tunisia è 30esima, l’Egitto 39esimo. Se Israele si aggiudica il 15esimo posto, il 61esimo e ultimo posto spetta allo Yemen.