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La Città di Salerno chiude, Fnsi presenta esposto all’Agcom

di redazione Blitz |28 Febbraio 2019 2:05

La Città di Salerno chiude, Fnsi presenta esposto all'Agcom

La Città di Salerno chiude, Fnsi presenta esposto all’Agcom

ROMA – La vicenda della Città di Salerno finisce sul tavolo della Authority per la garanzia nelle comunicazioni (Agcom). Lo annuncia la Federazione Nazionale della stampa sottolineando che “una delegazione Fnsi e del Sindacato unitario giornalisti della Campania, insieme con il Comitato di redazione del quotidiano, ha consegnato oggi un esposto nella sede romana dell’Autorità”.

I giornalisti, si spiega in una nota della Fnsi, “chiedono che venga fatta luce su tutti i passaggi societari e sulla gestione della testata, che ha interrotto le pubblicazioni e licenziato tutti i dipendenti. Una decisione gravissima non soltanto sotto il profilo occupazionale, ma anche perché crea un vuoto informativo in Campania riducendo ulteriormente il pluralismo editoriale”.

Sul caso è stata anche presentata una interrogazione parlamentare da parte dei deputati Pd Piero De Luca e Filippo Sensi. Nell’interrogazione, rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, i democratici chiedono in che modo il governo intenda intervenire per scongiurarne la chiusura.

“Dopo quasi 23 anni chiude sotto i colpi dei tagli all’editoria voluti dal governo Lega-Cinque Stelle una delle testate più radicate nel territorio della provincia di Salerno”, sottolinea De Luca, capogruppo Pd in Commissione Affari europei. “Un segnale preoccupante – aggiunge – che colpisce non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma i lettori e tutti i cittadini di una area e di una comunità che vive come una ferita questa chiusura”.

Nell’interrogazione, i due parlamentari ricordano inoltre le vicende di Radio Radicale e Avvenire e, più in generale, chiedono al governo “un intervento urgente per sanare la situazione drammatica della testata salernitana e a sostegno di tutte quelle realtà editoriali che rischiano di sparire per un tratto di penna di Conte, Salvini e Di Maio”.

Fonte: Fnsi

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