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Roma caos trasporti, parlano i cittadini dei loro disagi

di Gianluca Pace |27 Aprile 2016 18:56

Ignazio Marino e il foto montaggio di “Romanderground”

ROMA – Tanti i disagi che soffocano Roma. Una situazione, quella dei mezzi di trasporto, sempre più grave. Blitzquotidiano.it ha lanciato una campagna, #DilloaBlitz, per dare voce, raccogliere e denunciare i disservizi e i disagi che affliggono i cittadini romani.
Stiamo invitando i gruppi e le associazioni che uniscono gli utenti a raccontarci le loro storie. Abbiamo intervistato il gruppo Facebook e Twitter “Romanderground” che si propone di mettere la mobilità al centro del dibattito politico.

Quando e perché nasce la vostra iniziativa? La nostra realtà che conta più di 31.000 simpatizzanti nasce nel 2009 con Riprendiamoci Roma un blog antidegrado con pagina Facebook e profilo Twitter molto seguiti. Siamo stati i primi ad organizzare le passeggiate antidegrado a Roma…pulizia, lotta alle affissioni abusive…e ancora continuiamo. Circa 3 anni fa abbiamo inteso di creare un’apposita pagina sul problema mobilità a Roma che per noi è uno dei problemi principali che incide negativamente sulla qualità della vita delle persone direttamente e indirettamente. Pensiamo ai mancati investimenti stranieri in una città che non è capace di portare cose e persone in tempi certi dal punto A al punto B…pensiamo ai costi della sanità per malattie respiratorie ed incidenti stradali.

Noi chiediamo pari condizioni delle altre capitali europee dove il tpl è concorrenziale se non più conveniente del mezzo privato e puoi decidere se vuoi o no avere l’auto. Qui a Roma sei costretto ad utilizzare il mezzo privato creando traffico…siamo la città con il più alto numero di auto private…con il più alto numero di minori motorizzati…con il più alto numero di mezzi a due ruote d’Europa. Tutto questo per colpa di mancanza d’infrastrutture. Giocoforza, portando avanti questa politica, abbiamo attratto l’attenzione dei pendolari e utenti romani diventando luogo di scambio e interazione tra proposte, segnalazioni, disavventure e organizzazione d’iniziative. come il flash mob per la fermata della C a Chiesa Nuova o l’incontro con l’allora AD di atac (epoca Alemanniana). Rappresentiamo in ultimo il collettore di alcuni comitati di pendolari. Con noi ci sono quelli del trenino Roma Lido…i pendolari della Roma Nord…quelli del trenino Roma Giardinetti e i pendolari della FL1.

Noi abbiamo scritto che il diritto alla mobilità nelle società moderne rappresenta un diritto fondamentale che ha una grande influenza nella qualità della vita di ognuno di noi, condividete questa riflessione?
Citando però le parole dell’ex sindaco di Bogotà che disse che una società è ricca ed evoluta non quando i poveri comprano l’auto ma quando i ricchi usano il mezzo pubblico

Un voto al trasporto pubblico locale? Voto zero. Abbiamo il tpl peggiore d’Europa. Ovunque funziona meglio. Anche Bucarest o Sofia offrono servizi migliori. Disavventure: quante ne vuoi. I più tartassati sono quelli della Lido…spesso hanno fatto i binari a piedi. Ma se la contendono con la Nord per corse saltate. Ultima disavventura: un nostro utente è stato alleggerito dal portafogli. Consiglio agli utenti: denunciare e farsi sentire. Civilmente ma con fermezza. Non singolarmente ma attraverso poli d’attrazione come il nostro consiglio a Marino e Renzi i 12 punti: Sarà il senatore dem, conosciuto per le sue posizioni contro i No Tav, Stefano Esposito a prendere il posto del dimissionario Guido Improta.

Cosa chiediamo all’Assessore ai Trasporti?

1) Almeno 200 km di preferenziali per i bus

2) Azzeramento vertici Atac e ricerca di partner privato rigorosamente in quota maggioritaria

3) Pulizia di treni e stazioni: MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA

4)Tutela dei treni con innalzamento barriere dei depositi e personale di controllo

5) Via i fancazzisti dai gabbiotti e cambio di “regole d’ingaggio” per quelli dell’Italpol: poteri di intervento in caso di salto al tornello

6)Trasferimento proprietà Regione Comune delle ferrovie concesse e loro trasformazione in metro

7) Programma di metropolitane per Roma (finire C, iniziare la D, studiare una Lido fino a Flaminio)

8) Piste ciclabili a costo zero da fare nelle strade con carreggiata larga in modo da evitare la sosta selvaggia

9) Ristrutturazione programmata della A e B

10) Lotta all’evasione sia in metro che sui bus (accesso da parte anteriore dei bus).

11) Realizzazione di nuove e “vere” linee tranviarie

12) Mantenimento della Roma Giardinetti e sua trasformazione in Metrotram Roma ha bisogno di fatti per coprire il gap che la separa dalle altre capitali europee. Non si può rinunciare a far metro. Roma deve saper vincere la sfida con il suo ricco passato. Non può restarne schiava.

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