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Vendite giornali luglio 2016: la crisi non è uguale per tutti

di admin |23 Settembre 2016 17:51

Vendite giornali luglio 2016: la crisi non è uguale per tutti

Vendite giornali: i dati di luglio 2016 mostrano che la crisi non è uguale per tutti, c’è chi perde più degli altri chi meno. Mese dopo mese Blitz registra i numeri delle vendite in edicola dei quotidiani in Italia, comunicati dagli editori all’Ads (Accertamento diffusione stampa), un istituto poco costoso ma efficace che registra da più di 30 anni chi sale e chi scende nella classifica delle diffusioni.

Ecco le ultime novità, le vendite dei mesi di giugno e luglio 2016. Si conferma la legge dell’ombrellone, in base alla quale d’estate le vendite dei giornali aumentano. Ma fra giugno e luglio ci sono delle notevoli differenze, sulle quali influiscono anche le notizie. Le evidenze principali sono:

1. La gara a perdere copie fra Corriere della Sera e Repubblica, che ormai appassiona quasi nessuno, perfino nelle due ormai rassegnate redazioni, prosegue con una nuova performance al peggio di Repubblica che ha perso, luglio 2016 su luglio 2015, altre 14.729 copie (-5,9%) dopo averne perse 19.112 giugno su giugno (-7,9%). Il Corriere ne ha perse 11.286 in luglio (-4,7%), oltre 17 mila in giugno (-7,5). La differenza fra i due giornali, che era di oltre 5 mila copie un anno fa a luglio, ora è ridotta a meno di 2 mila.

Fra i giornali che hanno perso di più c’è Libero, che nel confronto anno su anno ha perso l’11,7% a luglio e il 16,3% a giugno. Perde tanto anche La Stampa di Torino, più del 10% sia in giugno sia in luglio. In giugno ha venduto 133.724 copie, in luglio 139.141 (effetto ombrellone), un terzo di quanto vendeva ai tempi d’oro.

Fra i giornali che hanno perso di meno c’è il confratello Secolo XIX di Genova, ha perso il 7% a giugno, il 3,7% in luglio. Forse proprio per questo, perché andava troppo bene, hanno cambiato direttore.

A parte il trend dei primi tre, continua il calo dei giornali politici, un calo che nel confronto mese su mese è solo attenuato dall’effetto ombrellone a dall’interesse suscitato dalle vicende post-amministrative e dal dibattito su Renzi e anti Renzi, Grillo e anti Grillo.

Questo il quadro complessivo per quanto riguarda le vendite in edicola dei giornali a diffusione nazionale. Oltre al dato delle copie vendute a luglio, giugno, maggio e aprile 2016, che fa vedere l’evoluzione mese su mese, nella tabella abbiamo inserito la variazione in percentuale anno su anno nel mese di luglio e nel mese di giugno. Le ultime due colonne sono riservate al numero di unità acquistate in edicola a luglio e giugno 2015:

Quotidiani
nazionali
Vendite
luglio
2016
Vendite
giugno
2016
Vendite
maggio
2016
Vendite
aprile
2016
Var.
luglio
’16-’15
Var.
giugno
’16-’15
Vendite
luglio
2015
Vendite
giugno
2015
La Repubblica 233.029 223.022 208.538 212.070
-5,9% -7,9% 247.758 242.134
Il Corriere della Sera 231.142 217.002 204.507 208.530 -4,7% -7,5% 242.428 234.702
La Stampa 139.141 133.724 131.058 134.650 -10,6% -10,9% 155.497 150.433
Il Sole 24 Ore 81.945 86.760 86.342 86.284 -9,2% -12,8% 90.233 87.882
Il Giornale 70.348 71.673 68.408 69.825 -10% -6,6% 78.144 76.768
Il Fatto Quotidiano 38.535 36.632 34.084 35.691 -4,8% -4,1% 40.473 38.193
Libero 34.173 31.338 31.253 31.343 -11,7% -16,3% 38.691 37.420
Italia Oggi 31.373 30.062 25.820 26.408 +1,9% -2,8% 30.824 30.935
Avvenire 19.407 20.610 20.943 20.764 -4,02% -18,1% 20.260 25.173
Il Manifesto 8.550 8.548 8.597 8.636 -13% -8,4% 9.833 9.331

2. I giornali che hanno perso di meno sono i quotidiani locali.
I migliori, cioè quelli che rispetto all’estate 2015 sono calati di meno, sono stati la Provincia di Cremona, il Libertà di Piacenza, il Messaggero Veneto, la Tribuna di Treviso e il Piccolo di Trieste.

A non tutti è andata così bene. Si segnala il caso del Messaggero di Roma e del Gazzettino di Venezia, tra i giornali meglio fatti ma che probabilmente pagano lo scotto di edizioni on line fra le migliori. Perdono rispettivamente, il Messaggero un 8,3% a giugno e un 8,9% a luglio, il Gazzettino un 9 per cento in ciascun mese. Eccezionale il calo del Giorno che ha perso il 16% a giugno e il 17,4% a luglio.

Da segnalare l’andamento da montagne russe del Corriere Adriatico, che ha perso il 10,1% delle copie a giugno per guadagnarne il 22,5% a luglio.

Molto negativo il trend nel Meridione. Il Mattino (-11,5% in giugno, -14% in luglio) sconta anch’esso un sito eccellente. Per gli altri le cifre sono impietose. La Gazzetta del Sud perde il 10,9% a giugno e il 9,5% a luglio; il Giornale di Sicilia il 12,3% a giugno e il 14% a luglio; La Sicilia il 12,2% a giugno e il 9,8% a luglio; il Nuovo Quotidiano di Puglia il 12,6% e il 10,6%.

Quotidiani
locali
Vendite
luglio
2016
Vendite
giugno
2016
Vendite
maggio
2016
Vendite
aprile
2016
Var.
luglio
’16-’15
Var.
giugno
’16-’15
Vendite
luglio
2015
Vendite
giugno
2015
Il Messaggero 108.299 101.128 98.095 99.101 -8,3% -8,9% 118.123 110.965
Il Resto del Carlino 104.481 100.071 96.036 96.602 -5,6% -6,5% 110.702 107.048
La Nazione 79.784 75.846 73.557 73.838 -7,7% -9% 86.419 83.367
Il Gazzettino 51.226 49.934 49.137 49.314 -9% -9,1% 56.269 54.912
Il Secolo XIX 46.046 44.304 43.927 45.592 -3,7% -6,9% 47.817 47.589
Il Tirreno 45.072 43.417 42.234 42.370 -8,6% -10% 49.328 48.273
Unione Sarda 42.120 40.194 39.963 40.811 -7,6% -7,1% 45.564 43.277
Messaggero Veneto 40.099 39.481 39.604 39.085 -3,5% -3,3% 41.534 40.849
Il Giorno 38.934 37.812 38.168 38.653 -17,4% -16% 47.136 45.013
Nuova Sardegna 38.381 36.162 35.315 35.490 -6% -8,3% 40.819 39.435
Il Mattino 37.807 34.825 34.583 34.080 -11,5% -14% 42.709 40.476
L’Arena di Verona 26.784 25.165 24.758 25.097 -4% -6,7% 27.909 26.976
L’Eco di Bergamo 25.036 24.457 24.028 24.525 -5,8% -4,9% 26.590 25.707
La Gazzetta del Sud 25.334 23.763 23.875 23.600 -9,5% -10,9% 27.986 26.663
Il Giornale di Vicenza 24.948 23.826 23.047 23.391 -5,8% -7,1% 26.480 25.650
Il Piccolo 22.678 22.792 22.300 22.284 -4,9% -5,5% 23.844 24.126
Gazzetta del Mezzogiorno 21.737 20.838 20.402 20.542 -8,4% -2,7% 23.719 23.147
Il Giornale di Brescia 21.366 20.923 20.589 20.863 -3,9% -4,6% 22.242 21.934
Il Mattino di Padova 19.931 19.390 18.836 19.001 -3,4% -4,5% 20.624 20.308
La Provincia (Co-Lc-So) 19.867 20.327 20.859 20.796 -7,5% -5,3% 21.471 21.468
La Gazzetta di Parma 19.453 18.893 18.475 19.472 -8,6% -9,4% 21.273 20.844
Libertà 19.161 19.185 19.016 19.233 -2,9% -2,4% 19.735 19.662
Il Giornale di Sicilia 18.315 17.906 17.922 17.999 -14% -12,3% 21.350 20.406
La Gazzetta di Mantova 18.202 17.775 17.985 17.921 -4,2% -5,6% 19.002 18.824
La Sicilia 17.646 16.965 16.839 17.309 -9,8% -12,2% 19.553 19.329
Corriere Adriatico 15.288 11.161 10.639 10.738 +22,5% -10,1% 12.482 12.384
La Provincia di Cremona 14.752 14.079 14.795 14.278 -0,03% -5,6% 14.799 14.913
Il Centro 14.499 14.255 13.295 13.441 -9,4% -7,2% 15.996 15.368
L’Adige 13.730 12.924 12.529 12.467 -6,7% -8,1% 14.712 14.062
La Provincia Pavese 13.066 12.824 12.874 13.111 -4% -7,3% 13.615 13.836
Nuovo Quot. di Puglia 13.005 11.393 10.870 10.725 -10,6% -12,6% 14.543 13.039
Alto Adige-Trentino 12.982 12.772 12.803 12.795 -7,8% -6,5% 14.081 13.658
La Nuova Venezia 12.894 12.466 11.775 12.031 -8,4% -9,4% 14.074 13.761
Il Tempo 12.719 13.572 13.048 13.778 -9,9% -5,5% 14.110 14.366
La Tribuna di Treviso 11.641 11.485 11.185 11.064 -3,7% -4% 12.085 11.975
Corriere dell’Umbria 10.720 10.639 10.513 10.775 -4,5% -2% 11.235 10.858

Dalla tabella abbiamo tenuto fuori i giornali che ad luglio 2016 risultano aver venduto meno di 10.000 copie. Sono La Gazzetta di Reggio (9.115), La Gazzetta di Modena (8.006), La Nuova Ferrara (6.723), il Quotidiano del Sud (7.873) il Dolomiten (7.816), il Corriere delle Alpi (5.026).

3. Vanno male i giornali sportivi che perdono fra il 10 e il 20 per cento anno su anno. La crisi dei giornali sportivi nel mese degli europei di calcio è una prova del devastante effetto della tv, di Sky in particolare, sui giornali. Non solo Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport sono in testa alla lista dei peggiori, ma un dato colpisce un vecchio osservatore. Le edizioni del lunedì, una volta punto di forza dei giornali sportivi, con vendite molto ma molto superiori a quelle dei giorni feriali, oggi scontano un calo che non si può spiegare soltanto col fatto che a maggio finisce il campionato di calcio.

Con quello che offrono Sky, Mediaset e Rai la domenica, gli appassionati di calcio hanno ben poco da chiedere al loro giornale.
Da osservare il fenomeno di Tuttosport, giornale sportivo di Torino. Con la Juventus in dimensioni siderali, le sue vendite dovrebbero beneficiarne. Invece il confronto luglio 2016 su luglio 2015 è assai deludente.

Quotidiani
sportivi
Vendite
luglio
2016
Vendite
giugno
2016
Vendite
maggio
2016
Vendite
aprile
2016
Var.
luglio
’16-’15
Var.
giugno
’16-’15
Vendite
luglio
2015
Vendite
giugno
2015
Gazzetta dello Sport Lunedì 183.285 166.474 167.552 175.118 -6% -9,3% 195.089 183.585
Gazzetta dello Sport 185.110 170.232 155.255 157.622 -7,5% -4,7% 200.173 178.642
Corriere dello Sport Lunedì 101.689 91.989 98.957 106.087 -13% -20,2% 116.861 115.282
Corriere dello Sport 108.192 96.507 89.605 87.640 -14,5% -11,4% 126.511 108.866
Tuttosport Lunedì 69.120 57.603 59.058 72.096 -10,4% -23,3% 77.145 75.073
Tuttosport 73.208 61.742 59.362 58.390 -10% -15,8% 83.872 73.343

Concentriamo la nostra analisi sulle copie vendute in edicola. Sono le uniche per cui un tossico di notizie spende 1 euro e 50 e anche di più per avere il suo giornale preferito. Ormai è un mercato da specie protetta, tanto si riducono, mese dopo mese, i compratori di giornali.
Tutte le altre copie diffuse via abbonamento, vendite in blocco e quanti altri sistemi la fantasia degli editori si è inventata, sono utili a fare leggere il giornale.

Ma sono una cosa ben diversa dalle copie pagate in edicola una volta e mezzo e più di un buon caffè. Non si conosce il prezzo delle copie vendute nei vari canali fuori edicola, ma la regola è che siano almeno una infima percentuale del prezzo di copertina.

Questo dovrebbe spiegare il differente trend di Avvenire, in calo in edicola è sempre in grande spolvero nella diffusione totale grazie agli… abbonamenti.

Entità diversa dalla copie vendute è il numero dei lettori che sono una categoria ben più vasta. Una copia la possono leggere decine di persone, pensate a quelle lasciate sui tavolini dei bar.

È difficile misurare quante delle copie diffuse fuori delle edicole siano poi effettivamente lette. A questo provvede una apposita indagine, l’Audipress, ovvero l’Auditel dei giornali, con margini di approssimazione abbastanza ampi come tutte le ricerche, su cui influiscono formazione territoriale del campione, notorietà… Funziona per giornali diffusi in modo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale, può riservare sorprese per i giornali locali.

Questo tipo di ricerche o accertamenti ha solo un obiettivo, il mercato pubblicitario. Non a caso sono nate con il grande balzo in avanti della economia italiana negli anni 70 e con il conseguente sviluppo della pubblicità.

Dal punto di vista pubblicitario si deve ritenere molto scarso il valore delle copie digitali. Provate a sfogliare sul vostro computer o tablet un giornale. Non ci vuole McLuhan per scoprire che le pagine di pubblicità, che sulla carta stampata sono lampi di sole nella sequenza del grigiore delle notizie, sugli schermi di pc e dispositivi vari sono molto meno individuabili.

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