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Dolce & Gabbana, scuse ai cinesi. Perché no a siciliani e napoletani?

di Antonio Buttazzo |1 Dicembre 2018 8:05

Dolce & Gabbana, scuse ai cinesi. Perché no a siciliani e napoletani?

Dolce & Gabbana, scuse ai cinesi. Perché no a siciliani e napoletani?

Quei cuor di leone di Dolce & Gabbana hanno sempre  giocato sugli stereotipi etnici.
Iniziarono con i carrettini colorati, gli uomini con la coppola e le donne velate di nero in Sicilia per continuare con le feste di strada tra spaghetti e mandolini a Napoli.
Nonostante le proteste degli interessati, non sono pervenute scuse dagli stilisti siculo-milanesi.
Ma a Pechino, con la faccia contrita di chi sta rischiando di perdere qualche centinaio di milioni di dollari, vanno addirittura in televisione a piagnucolare in cinese, profondendosi in scuse invero ridicole.
Quelle immagini della modella cinese alle prese con un cannolo che non riesce ad addentare con i bastoncini (finendo per assaggiarne, tanto per rendere più esplicito il tutto, solo la ricotta contenuta all’interno) sono comunque li a testimoniare la volgarità degli spot sessisti e razzisti dei due stilisti siciliani.
Ma il mercato cinese è allettante per tutti si sa, e perderlo sarebbe seccante per i fatturati della maison di moda dei due grandi couturiers.
A questo punto meglio rimetterci la faccia recitando il “mea culpa” in mandarino “a tutti i cinesi del mondo”, piuttosto che rimetterci qualche milione di dollari.

Il video del cannolo. Cliccare qui

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