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Il ritorno della legge bavaglio e il tempismo di Berlusconi

di Alessandro Avico |26 Settembre 2011 15:13

Non so più chi sia il consulente per l’immagine, in Italia e nel mondo, del presidente del Consiglio, ma comunque dovrebbe essere allontanato, in primo luogo per il bene del suo dante causa. Solo uno scellerato, o un comunista infiltrato nelle file nemiche, avrebbe potuto consigliare di portare ora di nuovo nelle aule parlamentari la legge bavaglio. Premesso che l’avremmo avversata in qualsiasi periodo dell’anno e comunque “condita”, non possiamo, tuttavia, davvero credere che i consulenti di Berlusconi non si rendano conto che questo è un autentico suidicio.

Se qualcuno avesse avuto un solo dubbio, e non solo in Italia, sul fatto che questa sia una nazione gestita da irresponsabili, adesso quel qualcuno, magari la stessa signoa Merkel, non avrà più incertezza alcuna…

Nel pieno di una devastante crisi economica e sociale, travolti da un degrado etico e politico senza uguali in Europa, gli amici di Berlusconi hanno una sola ossessione: cancellare le intercettazioni, bruciare quelle esistenti, colpire cronisti ed editori, intralciare la vita dei blog, impedire ai magistrati di contrastare la criminalità in tutte le sue forme. Per altro le accuse più gravi sono arrivate proprio dai giudici, anche i più moderati, che si occupano di mafie e di camorre.

Piuttosto che staccare la spina ad un vecchio presidente, non più in grado di occupare quel posto, piuttosto che manifestare un pizzico di autonomia da un capo diventato padrone, preferiscono esporre se stessi e l’Italia alla ennesima vergogna, in patria e all’estero. Per di più, questo conferma come arroganza e stupidità marcino quasi sempre insieme, non raggiungeranno l’obiettivo.

Le intercettazioni che vorrebbero cancellare sono già nelle mani “degli offesi” a cominciare da quelle relative alla signora Merkel e altri capi di stato. Nell’era dela rete davvero qalcuno pensa di bloccare la libera circolazione delle notizie sgradite al potere?

Davvero vicino a Berlusconi siedono consulenti così incapaci da non avergli detto che uscirà tutto comunque, che ci sarà un mercato nero del dossier, che la legge bavaglio esalterà la ricerca dell’aggiramento di ogni norma?

Chi è quel matto che pensa di ammazzare i blog imponendo la rettifica, a prescindere dalla sua veridicità, entro 48 ore? Non lo sa che ha scatenato una rivolta che sta unendo tutte e tutti, da destra a sinistra?

Non è improbabile che, questa volta, riescano, magari con la fiducia, a portare a casa l’ennesima legge ad “personam”, ma in quel momento, anche se ancora non lo sanno avranno messo un altro mattone sulla strada della loro prossima disfatta, sarà il mattone che innescherà reazioni imprevedibili e che loro medesimi non potranno più controllare. Saranno travolti dalle loro macchinazioni, come ogni apprendista stregone che si rispetti.

Per questo Berlusconi farebbe meglio a liberarsi dal folle che gli fa da suggeritore, almeno che non sia stato lui medesimo ad assumere queste decisioni, allora tutto sarebbe più comprensibile e, per certi aspetti, ancora più angosciante, per la sua salute e per quella, che ci interessa assai di più, dell’ordinamento repubblicano e costituzionale.

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