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Mukhtar Ablyazov, moglie e figlia in Kazakistan: regole umanitarie violate

di Marco Benedetto |8 Luglio 2013 19:24

Mukhtar Ablyazov

Chi ha disposto il sequestro e il forzoso reimpatrio della figlia e della moglie del magnate kazako Mukhtar Ablyazov?

Questo signore, curriculum alla mano, non sembra uno stinco di santo e non deve essere di pasta tanto diversa dal suo principale avversario: il presidente Nazabaryev.

Quest’ultimo peró, dalla,parte sua, ha la forza della carica, del partito, delle forze armate e soprattutto del petrolio.

L’oro nero gli é servito ad entrare nelle grazie dell’Occidente e delle sue oligarchie.

Tra queste l’Italia di Berlusconi, e non solo, che raggiunge con lui importanti accordi commerciali, conditi con tanto di foto, feste, pacche sulle spalle, inni alla amicizia eterna.

Sin qui nulla di diverso da quanto é accaduto e accade in giro per il mondo.

L’anomalia italiana è arrivata sotto forma di una improvvisa irruzione di agenti in borghese nella villa dove risiedevano la moglie e la figlia, di solo 6 anni, del magnate dissidente.

Le due donne sarebbero state portate via, consegnate ai funzionari della ambasciata kazaka e rispedite in patria, consegnate al ditttatore amico.

La ministro Bonino ha protestato, ha dichiarato di non saper nulla del blitz, ha chiesto spiegazioni al ministro degli interni Alfano.

Il presidente Letta ha garantito accurate indagini.

Nel frattempo le due donne, una delle quali minorenne, sono state prese, impacchettate e consegnate, in violazione dei più elementari diritti civili e di libertà.

Possono bastare le scuse o il governo italiano dovrebbe chiedere l’immediata restituzione degli ” Ostaggi”?

Oppure qualcuno ha autorizzato il tutto, anteponendo gli interessi commerciali ai diritti?

Ci rendiamo conto che la sorte di due cittadine kazake possa non appassionare le moltitudini, ma la battaglia per il rispetto delle regole e della stessa autonomia e dignità nazionale passa anche da questa frontiera.

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