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Niente giustificazioni per chi “gambizza”

di Alessandro Avico |7 Maggio 2012 15:33

ROMA – No, non ci sono giustificazioni possibili per chi ha “gambizzato” a Genova il responsabile dell’Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi. Nulla può giustificare il ritorno alla violenza contro chiunque eper qualsiasi ragione. Stiamo attenti a non inocare la crisi economica e sociale, il disfacimento etico, la malapolitica, pur di trovare una qualche motivazione che facilmente potrebbe trasformarsi in alibi. Chiunque abbia sparato va ricercato, inseguito ovunque, processato e condannato, secondo le regole repubblicane, senza sconti di natura alcuna.

Naturalmente bisognerà indagare a tutto campo, perchè si tratta di un gesto davvero singolare, consumato ad urne aperte, mentre la città, in modo civile, stava partecipando alla competizione elettorale, con la concreta prospettiva di portare un uomo di sinistra, Marco Rossi Doria, alla carica di sindaco. Del resto ci sarebbe poco da meravigliarsi, dal momento che le Brigate rosse uccisero, proprio a Genova, l’operaio comunista Guido Rossa, perchè in Lui, nell’odiato riformista, individuavano il nemico da abbattere.

Questa volta hanno colpito un dirigente dell’Ansaldo, così come decenni fa colpivano, sequestravano, gambizzavano i suoi colleghi sempre all’Ansaldo o all’Italsider. Dal momento che hanno sparato al responsabile del settore nucleare, già possiamo mettere in conto qualche comunicato delirante contro i “Servi dell’imperialismo internazionale” e altre tragiche amenità. Speriamo che nessuno abbocchi a questo amo, tanto più chi è davvero interessato al ripristino di una sana dialettica tra posizioni politiche ed ideali alternative, anche radicalmente alternative.

Il terrorismo, comunque colorato, ha sempre ristretto gli spazi democratici, penalizzando, sempre e comunque, gli ultimi della scala sociale. Per queste ragioni sarà bene rispondere subito a questa aggressione armata, promuovendo, a Genova, una grande iniziativa, aperta alla partecipazione di chi non ha intenzione alcuna di accettare più neppure un giorno di piombo, altro che un decennio! Per una volta sarà davvero il caso di mettere tra parentesi egosimi di parte, di partito, di schieramento e di ritrovarsi insieme, prima che gli “Oligarchi del terrore” provino a “Gambizzare” la Costituzione e l’ordinamento democratico.

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