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Asia Argento e le molestie: giusto o sbagliato, ma di cosa si impiccia Sky?

di Pino Nicotri |23 Agosto 2018 9:39

Asia Argento e le molestie: giusto o sbagliato, ma di cosa si impiccia Sky?

Asia Argento e le molestie: giusto o sbagliato, ma di cosa si impiccia Sky?

ROMA – Lungi da noi il gioire o anche solo il seguire il nuovo “scandalo” riguardante Asia Argento e la bella cifra, 380 mila dollari da lei versata a un giovane degli Stati Uniti.  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Cifra secondo alcuni pagata per evitare che il giovane la denunciasse per molestie sessuali subite quando lui era 17enne, cioè a dire minorenne, e secondo la Argento pagata invece  solo per un compassionevole aiuto. Evitiamo anche di notare che non si capisce perché si dovrebbe credere sempre alle versioni della signora e mai alle versioni altrui se la contraddicono.

Tutto ciò premesso, è inaccettabile che Sky si riservi di licenziare la Argento da membro della giura di X Factor se le accuse si dimostrassero vere. I fatti privati della Argento dovrebbero infatti riguardare solo lei e non altri, compresa Sky. E questo nuovo scandalo o esplosione di gossip con contorno di polemiche moraliste fin troppo ridicole è evidentemente un fatto privato della Argento: come e con chi facesse o non facesse sesso sono francamente solo affari suoi. Fare sesso con un minorenne è soprattutto negli Usa un brutto reato, ma nulla prova che il reato ci sia stato. Anche se ci fosse stato la bella cifra pagata dalla Argento ha evitato che emergesse: non esiste infatti nessuna presentazione di denuncia. Di che si impiccia, quindi, Sky?

Sky ha ingaggiato Asia Argento per sfruttare la pubblicità che lei s’è fatta come ennesima presunta “vittima”, a scoppio molto ma molto ritardato, del produttore Harwey Weinstein. E per ingaggiarla Sky è passata sopra alcune stranezze, che per Sky avrebbero potuto anche essere quel che si dice un danno di immagine. Quando la polemica Weinstein è scoppiata la Argento ha infatti man man dichiarato: “Non mi sento più sola nelle mie battaglie”.

Ma di quali battaglie si tratta? Mistero. Ed è un mistero anche il fatto che nessun giornalista le abbia chiesto quali fossero. “Me ne vado dall’Italia perché le donne non sanno lottare insieme”; “Tornerò quando le donne potranno combattere insieme”; “Ci verrò in vacanza”. Invece ci è venuta di corsa per l’ingaggio di Sky, ammesso e non concesso che se ne fosse andata via davvero dall’Italia se non per un qualche viaggio anziché in sdegnato esilio.
Che ora Sky voglia ergersi a giudice della morale della Argento, con chissà quale diritto, e minacci di licenziarla oltre che inaccettabile è anche un po’ grottesco.

POST SCRIPTUM
Quando lo scorso ottobre Asia Argento annunciò querele contro alcuni partecipanti della puntata di Porta a Porta che parlava di lei e dello scandalo Weinstein, saltò fuori da un comunicato del programma televisivo che l’attrice ha un ufficio stampa gestito dalla signora Maria Cristina Benelli ( https://tv.fanpage.it/vespa- replica-alla-argento-dopo-la- querela-l-abbiamo-sempre- invitata-per-un-faccia-a- faccia/#la-denuncia-di-asia- argento
http://tv.fanpage.it  ). Bene. Però non è stata ancora data risposta alla domanda su che tipo di contratto abbia la signora Benelli, contratto che a rigor di logica se non di legge dovrebbe essere di giornalista. Forse siamo stati distratti, ma non risulta neppure che l’Ordine dei Giornalisti abbia voluto vederci chiaro.

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