Sci, il Covid sta falsando la Coppa del mondo di sci alpino. Troppe assenze a colpi di tamponi eccessivi

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 2 Gennaio 2022 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA
Sci, il Covid sta falsando la Coppa del mondo di sci alpino. Troppe assenze a colpi di tamponi eccessivi

Sci, il Covid sta falsando la Coppa del mondo di sci alpino. Troppe assenze a colpi di tamponi eccessivi

Sci alpino in confusione: sarà bene ricordare a lorsignori federali due o tre cose che stanno falsando lo sci alpino, lo sport (individuale) più tartassato dal Covid.

Ora che la stagione 2021 della Coppa del mondo di sci alpino si è conclusa – a Bormio gli uomini, a Lienz le donne. E che i valori sono emersi nitidi. Ma siamo nel bel mezzo di una burrasca pandemica che tutto stravolge

1) Le regole, pensate per arginare  il virus  “sono da ripensare. Stanno falsando la Coppa del mondo“ come sostiene  Maria Rosa Aquario detta Nina. Una ex sciatrice che conosce il Circo bianco come pochi.

Ha tra l’altro vinto 4 gare di  Coppa del mondo (slalom), ha fatto parte della leggendaria  “valanga rosa” (con Daniela Zini, Claudia Giordani e la Paoletta Magoni).

Ed è la mamma di Federica Brignone, l’ azzurra più vincente in Coppa del mondo di sci (17 volte).

2) Ricordiamo le ultime criticità: Lara Gut-Berhami sta benone ma da almeno dodici giorni  è chiusa in casa ed ha saltato le ultime cinque gare. Michaela Shiffrin, attualmente leader della classifica, domenica 27 è stata trovata positiva saltando così la due giorni di Lienz. La settimana scorsa , sulle nevi francesi di Courchevel,  hanno dovuto dare forfait Alice Robinson e  Katarina Liensberger. Sulla pista austriaca ha dovuto rinunciare la polacca Gasienica, già protagonista a Courchevel con due sesti posti. Insiste la Quario: “Stessero male, ok,  nulla da dire. Sarebbero loro le prime a voler evitare levatacce, freddo e fatica fisica”.

“Ma  quando un’atleta sta bene, non ha sintomi, è vaccinata e stravaccinata, perché continuare a martellarla con tamponi che spesso indicano false positività?”.

3) Con questi chiari di luna scatta una domanda inevitabile. Eccola: ma che succederà fra un mese ai Giochi di Pechino? Cioè alle Olimpiadi invernali   (4-20 febbraio)?  Già che a Pechino tira aria di boicottaggio per protestare contro le violazioni dei diritti  umani in Cina , ci si può aspettare di tutto . Per carità, è solo un boicottaggio diplomatico che non dovrebbe coinvolgere gli atleti. Ma siccome il fronte della protesta va allargandosi, è bene non gettare altra benzina sul fuoco. Rivedendo questo pasticcio anti Covid. Qualcuno avanza già dei sospetti. E non è una buona cosa. Perché il sospetto è l’anticamera della calunnia.