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Ferilli querelata da ex: archiviazione? Garante: sms hot, sì se non espliciti

di Elisa D'Alto |5 Maggio 2022 18:48

ROMA – L’interludio d’amore tra SabrinaFerilli, che lo nega, e Francesco Testi, che ci  giura, è diventato ormai una vicenda giudiziaria in cui sono intervenuti la Procura della Repubblica di Bergamo e il Garante della privacy.

Secondo il pm di Bergamo, dare del gay a qualcuno, cosa che la Ferilli quanto meno allusivamente ha fatto, nel 2012 non può essere considerato diffamante e per questo motivo lo stesso pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione della querela per diffamazione contro Sabrina Ferilli presentata da Francesco Testi. Testi ha già fatto sapere che ha impugnato la richiesta.

Secondo il Garante della privacy, invece, degli sms consegnati in copia al pubblico ministero da Testi e attribuiti alla Ferilli, non sono pubblicabili solo quelli eventualmente idonei a rivelare abitudini sessuali della bella attrice romana, che anni fa fece sognare migliaia di tifosi quando si spoglio in mutandine e reggiseno per partecipare alla festa dello scudetto della Roma.

Gli altri sms, inclusi quelli pubblicati qui, sono quindi pubblicabili.

In tema di privacy, lo stesso magistrato  che l’ha assolta, ha anche ridimensionato le pretese della Ferilli. Come ha riportato Repubblica,

essendo entrambi personaggi pubblici legati al mondo dello spettacolo, in questo campo non possono pretendere di godere degli stessi diritti di un anonimo cittadino.

Alla base di tutto c’è un comunicato stampa, diffuso con eccessiva fretta dalla Ferilli, che smentiva la relazione tra lei e Testi indicando tra i motivi della impossibilità di qualsiasi tipo di rapporto amoroso, men che mai sessuale, dato il “forte legame” tra l’attore e un produttore.

Testi non ha gradito l’allusione e ha portato in tribunale Sabrina Ferilli. Ecco cosa scrive il pubblico ministero: “La Ferilli non avrebbe mai utilizzato il termine “gay” come un insulto, limitandosi a indicare un legame tra l’attore e il produttore. In più, nel 2012 l’omosessualità non è più oggetto di riprovazione. Nessuna lesione della privacy: essendo entrambi personaggi pubblici legati al mondo dello spettacolo, in questo campo non possono pretendere di godere degli stessi diritti di un anonimo cittadino”.

I due attori, compagni di set della fiction “Nè con te nè senza di te“, erano stati fotografati mentre si baciavano durante una festa della produzione in Bulgaria. La Ferilli, da anni legata al manager Flavio Cattaneo e forse proccupata per le ssue reazioni, cui la vicenda delle corna non poteva non recare imbaeazzo, aveva un po’ troppo precipitosamente diffuso un comunicato stampa nel quale, oltre a smentire la relazione e sottolineare il legame tra Testi e un altro uomo, spiegava che si trattava di semplici foto di scena. Ma Testi non l’ha presa bene: ha trascinato l’attrice in tribunale che però a sua volta sta per ottenere l’archiviazione della vicenda. Ma non è finita: Testi, a riprova della relazione, ha portato alcuni sms finiti però sulla stampa.

Messaggi innocenti in cui la Ferilli si rivolgeva al giovane attore con il termine “amore”. L’attrice però si è rivolta al Garante della privacy, con un’altra mossa un po’ incauta in quanto, non negando l’esistenza degi sms, ma anzi chiedendo la loro soppressione, ne riconosceva l’autenticità, pur ritenendo che la pubblicazione di quei messaggini fosse lesiva della sua vita privata. Il garante in un recente provvedimento ha ridimensionato le pretese della Ferilli, ricordando come i giornalisti debbano fare un attento vaglio delle informazioni, soprattutto quando si tratta di sms contenenti dati relativi alla sfera sessuale, ma limitandosi a una generica “reprimenda”. Il Garante, si legge nel comunicato finale:

“Prescrive agli organi di informazione, ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. b) e 154, comma 1, lett. c), del Codice in materia di protezione dei dati personali, di conformarsi ai principi sopra richiamati e di astenersi dalla pubblicazione di sms eventualmente idonei a rivelare abitudini sessuali della reclamante in violazione dell’art. 11 del codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, anche in relazione all’eventuale ulteriore trattamento delle informazioni relative alla vicenda oggetto del reclamo”

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