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Registe del porno: facciamola vedere senza vergogna

di Alessandro Avico |28 Marzo 2014 17:38

Registe del porno: facciamola vedere senza vergogna

ROMA – Le registe del porno vogliono farla vedere senza vergogna. O meglio, come dicono loro, vogliono liberare ”una sfera intima, formativa e importante come la sessualità dal concetto di vergogna” per “raccontarla nella sua bellezza, celebrarla”.

Nasce così il progetto  “Le ragazze del porno – My Sex”, ideato da Tiziana Lo Porto.  L’idea riunisce una decina di registe dai 25 ai 70 anni, fra le quali Regina Orioli, Monica Stambrini, Mara Chiaretti e Roberta Torre, con cui Nasci si propone di realizzare 10 corti d’autore vietati ai minori (da riunire, alla fine, in un film collettivo) in cui raccontare secondo diversi sguardi, età ed emozioni, la sessualità.

Per raggranellare i fondi per l’inizativa le vie dono due: crowfunding sul web e mostre a tema. I fondi per le riprese, da iniziare a luglio, dei primi tre corti, Mano di velluto di Regina Orioli, Seratina di Anna Negri e Queen Kong di Monica Stambrini verranno raccolti da  attraverso il crowfunding, sulla piattaforma Indiegogo (i contributi possono essere dai 5 euro ai 10mila) e attraverso ‘Art for porn’ una vendita di opere d’arte (i prezzi vanno dai 5 ai 5000 euro) in programma il 29 e 30 marzo a Roma, liberamente offerte da artisti e collezionisti per sostenere il progetto.

”Per i primi tre corti, che gireranno i festival, vorremmo raccogliere 15mila euro, il minimo indispensabile per coprire le spese vive – spiegano le registe, che lavorano nel cinema in tv, ma anche nella video arte e in teatro -. Sulla base di quelli, che utilizzeremo per spiegare in cosa consista il progetto, speriamo di trovare più produttori. Finora ”il mondo dell’arte è stato molto più aperto alla nostra iniziativa del mondo del cinema”.

Comunque ”abbiamo scelto queste forme di finanziamento (una seconda mostra sarà organizzata prossimamente, ndr) per essere libere di scegliere i temi e le persone che reputiamo più giuste”. L’iniziativa è pensata sull’esempio di antologie simili realizzate all’estero con grande successo, da Mia Engberg in Svezia (Dirty Diaries) a Erika Lust in Spagna, X-Femmes in Francia, Annie Sprinkle in Usa, e la Zentropa di Lars Von Trier in Danimarca.

Le storie (tutte di una durata tra i 10 e i 15 minuti) che non parleranno solo di rapporti eterosessuali, ma anche di omosessualità femminile, ”non saranno interpretate da attori porno con i loro corpi ritoccati, manipolati , quasi bionici così irreali – sottolineano – ma da attori e attrici che rispecchiano corpi reali, quindi imperfetti, e di età diverse. Speriamo un progetto così non li spaventi”.

Gli altri corti saranno ‘Educazione sentimentale di Hot Rabbit’ di Mara Chiaretti; ‘Alla notte’ di Titta Cosetta Raccagni; ‘Il sesso degli angeli’ di Emanuela Rossi; ‘Gang Banging’ di Slavina; ‘Alicia in the supermarket’ di Roberta Torre, Paraphilie di industria Indipendente (Erika Z Galli e Martina Ruggeri). Nelle storie ci sarà sicuramente un coinvolgimento emozionale, ”che non va scambiato per il romanticismo usato spesso per contenere, limitare, dietro degli stereotipi, la sessualità femminile”.

Per il progetto ”abbiamo chiesto di partecipare alla maggior parte dalle registe italiane più conosciute, compresa Lina Wertmuller – dicono -. Molte ovviamente ci hanno risposto ‘andate prima avanti voi e vediamo come va”. Comunque non ci sono preclusioni, ”speriamo si aggiungano altre autrici e in futuro anche registi, magari in incognito, così da poter capire se il loro sguardo si dimostri così diverso da quello delle donne”.

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