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Torino: massacra prostituta dopo un rapporto, poi si uccide

di Alessandro Avico |20 Agosto 2015 8:16

Torino: massacra prostituta dopo un rapporto, poi si uccide (foto di repertorio Lapresse)

TORINO – Si è ucciso a Caselle (Torino) l’uomo che ha aggredito e colpito con un’accetta lunedì pomeriggio una prostituta nelle campagne di Volpiano. Mentre la donna, una romena di 32 anni, veniva ascoltata dal magistrato, il suo cliente e aggressore si è tolto la vita in una cascina in frazione Madonnina.

La donna, dopo esse stata colpita alla testa con l’accetta, aveva vagato per un paio d’ore nella campagne di Volpiano, prima di essere trovata dai carabinieri in seguito alla segnalazione di un passante. La prostituta è ancora ricoverata, in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

Il suicida, Mauro Cabodi, gestiva con la sorella una piccola azienda specializzata nella produzione di formaggi. Conosceva da oltre un anno – secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori – la prostituta che ha colpito, per motivi ancora da accertare. Probabilmente, l’uomo ha creduto di avere ucciso la prostituta e, in preda al rimorso, ha deciso di togliersi la vita.

La chiave in acciaio è stata trovata, sporca di sangue, sul fuoristrada del suicida dove c’erano anche la biancheria intima e le scarpe della prostituta. Nessuna traccia, al momento, della borsetta e del telefono cellulare della donna. L’imprenditore agricolo da alcuni mesi viveva da solo nel cascinale-azienda: la sorella si era trasferita dopo il matrimonio e con lei è andata a vivere anche la madre.

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