X

Molestie, 30 deputati accusati: dossier “Alta libidine” fa tremare governo britannico

di Lorenzo Briotti |31 Ottobre 2017 1:43

Theresa May (Ansa)

Theresa May (Ansa)

LONDRA – Ci sono 40 deputati conservatori, fra cui ben 15 membri del governo, in un dossier di presunti molestatori compilato da ricercatrici parlamentari britanniche di cui Times scrive d’essere venuto a conoscenza.

Si tratta di un file Exel che deve essere ancora sottoposto a verifica. Nomi non ne vengono per ora fatti, ma si fa riferimento fra l’altro a un ministro di alto rango additato per l’abitudine di “allungare le mani” sulle donne in occasione di party ed eventi sociali. Nella lista – intitolata ‘Parlamentari ad alta libido’ – risultano poi 4 deputati laburisti, inclusi due ex ministri ombra.

“High libido MPs“, ossia deputati ad elevata libidine. Questo il nome scelto per questo dossier segreto che racconta di un veterano conservatore “perennemente ubriaco e assai inappropriato con le donne” così come di un alto membro del governo “lesto di mano alle feste”.

Ma c’è anche l’importante deputata donna accusata di avere relazioni extraconiugali con giovani assistenti maschi e due deputati che avrebbero messo incinte le loro amanti e uno avrebbe pagato per l’aborto.

Quello che accade dentro Wesminster.

Sempre sencondo “High libido Mps”, altri deputati avrebbero consumato rapporti sessuali nei loro uffici di Westminster e due politici conservatori avrebbero pagato delle prostitute. A quanto pare, i deputati non si sono fatti mancare nulla: un video, mostrerebbe un deputato conservatore impegnato in una performance di sesso estremo con tre uomini.

I ricercatori parlamentari che hanno compilato il dossier sostengono che i deputati finiti nel dossier, sono stati oggetto per anni di voci sui loro comportamenti. Gli autori della lista sono ben consapevoli delle possibili conseguenze: “Se solo la metà dei ministri coinvolti dovesse dimettersi, potrebbe cadere il governo”.

Theresa May, secondo quanto fatto trapelare da Downing Street, “farà quello che è giusto fare” se le accuse dovessero rivelarsi fondate: anche a costo di mettere a rischio la sua fragile maggioranza di governo.

La premier, secondo quanto trapelato nei giorni scorsi sarebbe al corrente della cattiva condotta dei membri del governo e verrebbe aggiornata quotidianamente.

La versione ufficiale nega però questa interpretazione e dice che il tutto è stato appreso dalla stampa negli ultimi giorni.

Scelti per te