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Boris Johnson ristruttura il n.10 di Downing Street: scandalo a Londra per 230 mila euro spesi per la futura moglie

di Giampaolo Scacchi |6 Marzo 2021 20:53

Boris Johnson ristruttura il n.10 di Downing Street: scandalo a Londra per 230 mila euro spesi per la futur moglie

Boris Johnson appare sempre più succube di Carrie Symonds, la fidanzata madre di suo figlio e prossima alle nozze. Ora, riferisce Giampaolo Scacchi, teme che la spesa per la sontuosa ristrutturazione dell’appartamento di Downing Street, voluta da Carrie Symonds, possa arrivare a 200.000 sterline, 230 mila euro. Vista in proporzione a quanto costa il mantenimento della famiglia reale (o, se è per questo, del nostro Presidente della Repubblica), è un’inezia.

Ma in questi tempi di miseria diffusa, buttare una cifra che equivale a un anno di stipendio per 20 operai, sembra un po’ demenziale.

La ristrutturazione non graverà sulle casse dello Stato. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, si ipotizza che due magnati sostenitori del partito conservatore, Lord Goldsmith e Lord Bamford, siano donatori per il  restyling. Ma quei soldi potevano essere meglio spesi in aiuti a famiglie disperate di senza lavoro per colpa del coronavirus.

Boris Johnson è preoccupato dell’opinione pubblica

E tutto questo, nota Giampaolo Scacchi, Boris Johnson, astuto politico dal naso fino, lo capisce fin troppo bene. Ma sembra proprio sotto schiaffo della ragazza. Nel corso delle riunioni di crisi, il primo ministro aveva parlato ai collaboratori delle sue preoccupazioni, ovvero come poter pagare la ristrutturazione dell’appartamento.

Una fonte ha rivelato che il Gabinetto aveva chiesto ai capi Tories se a pagare parte dei lavori fosse stato il quartier generale del partito ma non era riuscito a ottenere una risposta.  

Il primo ministro ha tuttavia dovuto affrontare ulteriori problemi in seguito alle affermazioni secondo cui i responsabili per l’etica di Whitehall non hanno approvato l’idea di una fondazione di beneficenza  finanziata dai maggiori donatori del partito conservatore, che si accollasse le spese.

Fonti ben informate hanno fornito nuovi dettagli sui colloqui al n. 10, risalenti a quasi un anno fa, su come sarebbe stata finanziata la ristrutturazione.

Al Daily Mail è stato riferito che Johnson era presente quando è stato proposto un piano per chiedere ai donatori Tory – tra cui il ministro dell’ambiente Lord Goldsmith, un caro amico di Symonds, e il costruttore miliardario Lord Bamford – di contribuire. Non è noto se uno dei due uomini abbia fornito fondi.

Il tabloid britannico è stato informato della preoccupazione di alcuni alti esponenti Tory sul fatto se fosse “opportuno” che i fondi del partito venissero utilizzati “per sovvenzionare lo stile di vita del Primo Ministro e della partner”.

Lidea di Boris Johnson “è mostruosa”

Sir Alistair Graham, ex capo del Committee on Standards in Public Life,  ha osservato che la proposta è “mostruosa”.

Johnson ha ordinato ai funzionari: “Nessuno deve menzionare Carrie né l’appartamento”. Ha avuto lunghi colloqui con il segretario di Gabinetto Simon Case su come gestire la controversia.

Il Primo Ministro ha deciso di istituire l’ente di beneficenza sei mesi fa, ufficialmente lo scopo era quello di ristrutturare Downing Street per la nazione. In realtà, è stato progettato affinché Johnson potesse pagare il restyling.

Pur guadagnando 150.000 sterline all’anno, gli amici sostengono che Boris Johnson “non ha soldi” a causa di un costoso divorzio e del mantenimento di almeno sei figli.

Nel frattempo, il Mail rivela che Johnson e Symonds hanno ricevuto a  Downing Street delle consegne di cibo, compresi pasti pronti, per circa 12.500 sterline, da una lussuosa fattoria biologica di proprietà della moglie di Lord Bamford.

Un portavoce del n. 10 ha riferito:”I costi del consumo personale di cibo sono sostenuti da Boris Johnson”. 

 

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