G20. Piano francese da 120 miliardi per la crescita ed eurobond “leggeri”

Pubblicato il 18 Giugno 2012 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
francois hollande

Francois Hollande (LaPresse)

PARIGI – ”L’Europa ha i mezzi, le istituzioni, il vigore e la forza per affrontare la sua crisi del debito ma deve ”coordinare meglio” le proprie decisioni. Le parole sono del segretario generale dell’Ocse, Miquel Angel Guerria  a Los Cabos, la località della Baja California, in Messico, dove si incontrano i leader per il G20. Così la Francia vuole dimostrare la sua forza annunciando un piano da 120 miliardi per la crescita. Il presidente francese Francois Hollande ha scritto al collega messicano Felipe Calderon parlando di “misure a effetto immediato per l’economia”.

Si tratta, scrive Le Journal du Dimanche, di un documento di 11 pagine in cui Hollande stila una lista di proposte per rilanciare l’economia europea con alcuni “grandi cantieri”, dal digitale alle fonti energetiche rinnovabili. “Alcune misure di crecita ad effetto rapido, nella misura di 120 miliardi di euro, dovrebbero essere decise dal Consiglio europeo di giugno”, scrive Hollande, secondo il giornale francese. “Dovrebbero essere sviluppate entro la fine dell’anno con la creazione, in particolare, di una tassa sulle transazioni finanziarie e accompagnate da misure in favore dell’occupazione, soprattutto in favore dei giovani”.

I 120 miliardi proverrebbero da tre fonti: i fondi europei strutturali dell’Ue, per 55 miliardi, dalla Banca europea degli investimenti altri 60 miliardi, 4,5 miliardi infine grazie ai “project bonds”.

Dall’Ue invece arriva una proposta alla cancelliera tedesca Angela Merkel per “eurobond più leggeri” in modo da ammorbidire le sue resistenze.

Il presidente Ue Josè Manuel Barroso e Herman Van Rompuy hanno allo studio a degli “eurobills” emessi dai paesi “virtuosi”.  Barroso e Van Rompuy sono ”determinati a lavorare per un’ulteriore integrazione dell’Unione europea”. Lo hanno scritto in una nota congiunta dopo il summit Ue-Messico affermando di ”aver ricordato i significativi sforzi fatti per mantenere la stabilita’ nell’eurozona” e di aver ”sottolineato che un riequilibrio dell’economia globale e la promozione di una crescita sostenibile sono un compito per tutti i membri del G20”.

Calderon invece ha sul tavolo un “firewall” anti-contagio da ben 430 miliardi, una iniezione di denaro che si spera sia maggiore rispetto alle previsioni. L’obiettivo è di potenziare il firewall anticrisi gestito dal Fondo monetario internazionale, ma ricapitalizzato.

Al G20 arriva anche uno studio da cui risulta che l’Italia è tra i Paesi che mantengono le promesse.