Elezioni Francia: “Socialisti ottengono maggioranza assoluta, Fn in Parlamento”

Pubblicato il 17 Giugno 2012 - 18:58 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI –  I socialisti di Francois Hollande hanno ottenuto la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale francese con 314 seggi, secondo le prime proiezioni Sofres, che confermano gli exit poll. Secondo le prime stime ufficiali, diffuse dai media francesi, i socialisti conquistano 291 seggi all’Assemblea nazionale, contro i 212 dell’Ump. L’estrema destra del Front National è a quota due seggi.

I partiti di sinistra che hanno già annunciato la propria alleanza parlamentare con i socialisti raccolgono in totale 37 seggi: 20 per i verdi, 12 per i radicali di sinistra e 5 per il movimento repubblicano e cittadino. Cio’ garantisce al presidente Francois Hollande il sostegno di 328 parlamentari, ovvero la maggioranza assoluta. L’altra formazione di sinistra, il Front de gauche, ottiene 13 deputati.  Nel centrodestra, il Nouveau centre dell’ex ministro della Difesa Herve’ Morin conquista 15 seggi, e il Parti radical valoisien 4. Due seggi al Modem di Francois Bayrou, e uno a un candidato indipendente.

Segolene Royal ha riconosciuto la sconfitta a La Rochelle, leggendo una dichiarazione prima dell’annuncio ufficiale dei risultati. Il centrista Francois Bayrou, sconfitto oggi alle elezioni legislative francesi, dice di ”aver perso una battaglia” ma assicura che continuera’ a fare politica per la Francia. Riconoscendo la sconfitta, Bayrou ha anche detto che ”cambiera’ la forma” del suo impegno e che ora ”si impone un passo indietro”.

Il Fronte nazionale entrerebbe dunque in Parlamento per la prima volta dal 1986 con due deputati. La leader del Fronte nazionale, Marine Le Pen, però è stata battuta a Henin Beaumont, secondo l’inviato di Tf1, che ha dato la notizia in diretta. Magra consolazione per lei il fatto che Marion Marechal-Le Pen, la nipotina di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Fronte nazionale (Fn), ha vinto le elezioni politiche nel Vaucluse (sud della Francia) secondo France 2. L’altro deputato del Front National ad entrare in Parlamento è l’avvocato Gilbert Collard, candidato del Front National nella seconda circoscrizione del Gard (sud).

Si sono aperti stamattina alle 8 i seggi per il secondo turno delle elezioni politiche in Francia. E l’affluenza è subito risultata in lieve aumento rispetto a una settimana fa: 21,4 per cento contro il 21 di domenica scorsa. Gli elettori sono stati chiamati a scegliere 541 deputati.

I media belgi ben prima della chiusura dei seggi hanno diffuso la notizia del trionfo socialista a Guadalupe e nella Guyana francese. Ma in particolare sulla base degli exit poll e senza ancora alcun dato ufficiale Ségolène Royal era già stata data per sconfitta nel seggio di Larochelle. Così poi è stato. E la ex di Francois Hollande si è dunque tolta qualche sassolino dalla scarpa: “Il sogno di diventare presidente dell’Assemblea nazionale e’ svanito, i grandi maschilisti non potevano tollerarlo”, ha detto. Poi ha attaccato la premier dame: Il tweet di incoraggiamento inviato da Valerie Trierweiler, compagna del presidente Francois HOllande, a Olivier Falorni ”non ha certo facilitato le cose”, ha detto la Royal.

L’ex ministro francese Michele Alliot-Marie, che e’ stata titolare prima della Difesa, poi della Giustizia e poi ancora degli Esteri, e’ stata sconfitta nelle elezioni politiche, con il 48,8% dei voti. Fuori dall’Assemblea nazionale anche Nadine Morano, ex segretario di Stato alla Famiglia, che ha fatto discutere durante la campagna elettorale per aver invitato gli elettori di estrema destra del Front National a votare per lei.

Sono numerosi gli ex ministri del governo uscente di centro-destra eletti all’Assemblea nazionale: l’ex titolare dell’Economia, Francois Baroin, e quelli dell’ Agricoltura, Bruno Le Maire, e dell’Istruzione, Luc Chatel. E’ stato rieletto anche l’ex ministro del Bilancio Eric Woerth, salito agli onori delle cronache per essere rimasto coinvolto nello scandalo legato al patrimonio dell’ereditiera Liliane Bettencourt e ai suoi presunti finanziamenti in nero al partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy.

E intanto la stampa anticipa le strategie future del nuovo presidente francese. Francois Hollande ha un’arma segreta per superare la crisi: un ‘Patto per la crescita in Europa’ da 120 miliardi di euro il cui testo di 11 pagine ha inviato giovedi ai leader europei – tra cui Mario Monti – e che calerà sul piatto del vertice Ue del 28 e 29 giugno a Bruxelles. Si tratta, scrive ‘Le Journal du Dimanche’, che ne ha ottenuto una copia, di una serie di misure per la crescita “ad effetto immediato”. Il presidente ha ipotizzato di rilanciare l’economia Ue tramite alcuni “grandi cantieri”, dal digitale alle fonti energetiche rinnovabili. “Alcune misure di crecita ad effetto rapido, nella misura di 120 miliardi di euro, dovrebbero essere decise dal Consiglio europeo di giugno”, scrive Hollande, e “dovrebbero essere sviluppate entro la fine dell’anno con la creazione, in particolare, di una tassa sulle transazioni finanziarie e accompagnate da misure in favore dell’occupazione, soprattutto in favore dei giovani”. I 120 miliardi proverrebbero da tre fonti: i fondi europei strutturali dell’Ue, per 55 miliardi, dalla Banca europea degli investimenti altri 60 miliardi, 4,5 miliardi infine grazie ai “project bonds”.