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Liz Truss si dimette dopo 45 giorni: la premier britannica col mandato più corto di sempre, Boris Johnson vuole ricandidarsi

di redazione Blitz |20 Ottobre 2022 19:06

Liz Truss si dimette dopo 45 giorni (foto Ansa)

Liz Truss si è dimessa da leader del Partito conservatore e rimarrà premier per sbrigare le faccende correnti e solo fino a quando non sarà scelto un successore che potrebbe essere di nuovo Boris Johnson. L’ex premier sta infatti pensando di ricandidarsi.

Le dimissioni sono state annunciate dalla stessa primo ministro britannica in una breve dichiarazione a Downing Street dopo settimane disastrose alla guida del Regno Unito.

La premier britannica Liz Truss ha annunciato, insieme alle sue dimissioni, che il voto per la sua successione si terrà “da qui alla prossima settimana”.

Il Governo “ha ottenuto risultati sulle bollette energetiche“, oltre a “delineare una visione per un’economia a bassa tassazione e alta crescita che sfrutterebbe le libertà della Brexit”. Ma “riconosco che, data la situazione, non posso portare a termine il mandato per il quale sono stata eletta dal partito conservatore”. Con queste parole la premier britannica Liz Truss ha annunciato le sue dimissioni affermando di essere entrata in carica “in un momento di grande instabilità economica e internazionale”.

Il premier più corto di sempre: solo 45 giorni in carica

Liz Truss è stata in carica come premier britannica per soli 45 giorni, il mandato più breve dei primi ministri del Regno Unito. Il secondo, sottolineano i media britannici, fu quello di George Canning, rimasto in carica per 119 giorni prima di morire nel 1827.

I laburisti chiedono nuove elezioni

Il leader dell’opposizione britannica, il laburista Keir Starmer, ha chiesto elezioni “subito” dopo le dimissioni della premier Liz Truss.

Times, Boris Johnson pensa di candidarsi nuovamente

Boris Johnson sta invece pensando di ripresentarsi al voto per la leadership dei Tory. A scriverlo è il Times. L’ex premier “sta facendo dei sondaggi, ma pare che creda che sia una questione di interesse nazionale“, ha twittato il capo della redazione politica del quotidiano britannico, Steven Swinford.

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