Macron sotto assedio: assalto al teatro e tentativo di incendio alla “sua” brasserie

Francia. Macron sotto assedio: assalto al teatro e tentativo di incendio alla "sua" brasserie
Macron sotto assedio: assalto al teatro e tentativo di incendio alla “sua” brasserie (foto da video YouTube)

ROMA – Emmanuel Macron sotto assedio in Francia. La riforma delle pensioni ha causato una vera e propria sommossa popolare in tutto il Paese: scioperi selvaggi dal 5 dicembre, un tentativo di blitz nel teatro dove il presidente e la moglie Brigitte erano ad assistere uno spettacolo, un tentativo di incendio nella brasserie preferita da Macron. E alla fine è stato anche arrestato un giornalista, Taha Bouhafs, che aveva segnalato la presenza del presidente nel teatro Bouffes du Nord. La sensazione è che le proteste non siano ancora finite.

L’assalto al teatro in cui c’era Macron.

Il blitz a teatro è stato respinto dalla polizia. Macron e la consorte sono stati messi in sicurezza, poi sono potuti rientrare nella sala per assistere alla fine della piece teatrale. Lo riferisce la radio France Info.

Macron e Brigitte stavano assistendo al teatro della Bouffe du Nord alla rappresentazione de “La Mouche”. Secondo quanto si è appreso, un uomo che si trovava anch’egli in sala ha postato sui social network una foto della coppia presidenziale in platea invitando i militanti ad intervenire fuori dal teatro: “Qualcosa si sta preparando, la serata sarà movimentata”, ha scritto su Twitter. Si tratterebbe, secondo France Info, di Taha Bouhafs, un cosiddetto ‘giornalista militante’, che è successivamente stato fermato.

Per alcuni minuti, Macron e Brigitte sono stati messi in sicurezza, poi sono rientrati per assistere alla fine della rappresentazione. L’entourage di Macron ha fatto sapere successivamente che “il presidente continuerà a recarsi a teatro come è abituato a fare e vigilerà affinché azioni politiche non violino la libertà di espressione, la libertà degli artisti e la libertà di creazione”.

Tentativo di incendio alla brasserie La Rotonde.

Un’inchiesta è stata aperta stamattina dopo che questa notte è scattato l’allarme anti-intrusione nella celebre brasserie parigina La Rotonde, molto amata dal presidente Emmanuel Macron, dove qualcuno ha tentato di appiccare un incendio. Fra i 2 turni delle presidenziali 2017, Macron organizzò una cena a La Rotonde, dove è un cliente assiduo, festeggiando con amici e sostenitori il passaggio al secondo turno.

Attorno alle 5 del mattino, si è attivato l’allarme anti-intrusione della celebre brasserie di Montparnasse. La polizia, arrivata dopo pochi minuti, ha scoperto un inizio di incendio all’esterno, nella zona dei tavolini in quel momento chiusa. Gli intrusi, si apprende, hanno rotto un vetro per accedere alla parte esterna del ristorante, sul marciapiedi, poi hanno appiccato il fuoco. L’incendio è stato subito domato dai pompieri e soltanto una decina di metri quadrati del locale sono andati in fiamme. La Procura ha aperto subito un’inchiesta.

I responsabili de La Rotonde parlando di “danni importanti” e di “diversi giorni di chiusura, forse settimane”, prima di poter riaprire al pubblico. Un altro tentativo di incendio era stato sventato, con modalità simili, lo scorso 9 gennaio.

Il giornalista Taha Bouhafs in stato di fermo.

Il giornalista “militante” Taha Bouhafs, che ieri sera ha segnalato la presenza di Emmanuel Macron in un teatro di Parigi diffondendo un appello ai suoi contestatori a disturbare la serata del presidente, è stato posto in stato di fermo per “partecipazione a un gruppo formato per commettere violenze e danneggiamenti”. Lo ha appreso la radio France Info da fonti giudiziarie.

Bouhafs è stato fermato ieri sera verso la fine dello spettacolo, brevemente interrotto da un tentativo di intrusione di manifestanti nel teatro, al 44/o giorno dei sciopero contro la riforma delle pensioni. Macron, che era presente con la moglie Brigitte, è stato “messo in sicurezza” per alcuni minuti, poi è tornato a seguire la rappresentazione fino alla fine.

Prima dell’inizio dello spettacolo, Taha Bouhafs aveva twittato: “Sono attualmente al Teatro Bouffes du Nord, metro La Chapelle. Tre file dietro il presidente della Repubblica. Dei militanti sono da qualche parte in zona e invito tutti a diffondere. Qualcosa si prepara… la serata rischia di essere movimentata”. Bouhafs aveva poi chiesto alle sue decine di migliaia di follower se volevano che lanciasse le scarpe contro il presidente, come fece un giornalista iracheno contro il presidente americano Georges W.Bush nel 2008: “Scherzo… la sicurezza mi sta guardando in modo strano”, aveva aggiunto.

Taha Bouhafs aveva fatto parlare di sé nel 2018, quando il 1 maggio filmò l’ex controverso consigliere dell’Eliseo, Alexandre Benalla, mentre commetteva violenze durante una manifestazione.
E’ stato già fermato una volta mentre filmava una manifestazione nella banlieue di Parigi e il 22 febbraio è fissato il suo processo per offese e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto di Taha Bouhafs, che filma i movimenti sociali per il sito di informazione ‘Là-bas si j’y suis’, ha provocato reazioni politiche: “Si arresta un giornalista per aver twittato sulla presenza del ‘Disprezzatore’ a teatro. Benvenuti a Macronlandia”, ha twittato la deputata della France Insoumise (estrema sinistra), Danièle Obono.
“Quello che è avvenuto alle Bouffes du Nord è inaccettabile – ha commentato la portavoce de La Republique en Marche, Celia de Lavergne – inammissibile. Quando si cerca di prendersela con il presidente della Repubblica, si cerca di colpire l’istituzione. Non ci abituiamo a queste manifestazioni di violenza contro la democrazia”. (Fonte Ansa).

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