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Michelle Bonev, i bulgari in un video confermano: “Trasferta pagata dall’Italia, a Berlusconi piacciono le nostre attrici”

di Lorenzo Briotti |29 Novembre 2010 9:00

L'ordinanza del premier bulgaro che autorizza il viaggio in Italia

Vashdu Rashidov, ministro della Cultura bulgaro, interviene in diretta tv sul canale Btv e dichiara: “Posso dire che per il viaggio della delegazione bulgara in Italia al festival di Venezia, il contribuente bulgaro non ha versato un soldo. Ci ha pensato l’Italia, perchè a Berlusconi piacciono le nostre attrici”.

La storia è quella legata a Michelle Bonev, l’attrice bulgara che andò lo scorso settembre a Venezia per ritirare un premio costruito appositamente per lei.

La Bonev si portò con se una nutrita delegazione che spese tra cene e alberghi di lusso ben 400 mila euro.

Chi pagò? Secondo Michelle Dragomira Bonev e il ministro Bondi non fu il ministro dei Beni Culturali. Ora però un video sembra far emergere le responsabilità italiane.

Il Fatto Quotidiano pubblica infatti il video in cui il ministro della Cultura, l’ex pittore Vezhdi Rashidov, si è presentato in diretta telefonica sulle frequenze della televisione locale BTV per descrivere la sua versione dei fatti completamente opposta a quella fornita dall’Italia. “Il nostro viaggio al Lido? Il contribuente bulgaro non ha versato un euro. Ho un invito ufficiale del ministro Sandro Bondi e l’ufficio Esteri del nostro ministero, al tempo, mi fece sapere che eravamo invitati alla Biennale con tutta la troupe di Goodbye Mama a loro spese perché avevamo vinto un premio” . E poi: “Quando vado a cena da qualcuno, non chiedo lo scontrino del supermercato, ringrazio per l’ospitalità e saluto. Gli italiani si rifiutano di confermare che hanno pagato loro per la crisi economica e gli scandali che investono il governo di Roma”  aggiunge Rashidov.

Il Fatto Quotidiano nel lungo articolo pubbliciato sabato 27 novembre mostra anche una lettera protocollata (visibile in questo articolo) come prova. “Una lettera  del primo ministro bulgaro Borissov datata 30 agosto” spiega come verrà organizzato il viaggio: “Sul documento ufficiale del premier di Sofia, l’autorizzazione al viaggio italiano è subordinata alla spesa da affrontare”.

“Trattandosi di centinaia di migliaia di euro – continua il Fatto – (la comitiva di 32 persone, dopo aver viaggiato su un charter affittato in Germania dalla compagnia Private wings flugcharter GmnH, era ospitata tra il Cipriani e altri alberghi di extralusso), la missiva protocollata di Borisov lascia sul foglio parole inequivocabili: ‘La tratta si deve svolgere in aereo: Sofia-Venezia-Sofia, i fondi per l’assicurazione medica e la diaria per 4 giorni devono essere addebitati sul budget del ministero della Cultura bulgaro. Viaggio e alloggio, al contrario, saranno coperti da chi ci riceverà’. Gli italiani. Bondi, pesantemente tirato in ballo dall’omologo Rashidov anche sul versante economico dell’opera ‘questo film è una co-produzione tra il ministero della Cultura italiano e quello bulgaro’ (particolare che l’ex sindaco Pci di Fivizzano ha sempre bollato come falso, ndr) – nega ogni coinvolgimento: ‘La Direzione generale per il Cinema del Mibac chiarisce definitivamente che in relazione alla presentazione del film Good bye Ma-ma alla Mostra veneziana, nessuna spesa è stata sostenuta né per il viaggio né tantomeno per l’ospitalità della delegazione bulgara, eventualità peraltro non prevista dalla vigente normativa per i finanziamenti al cinema’. Il ministero nello scandalo per le vicende Indaco (marito e figlio della compagna di Bondi, la deputata Manuela Repetti del Pdl, beneficiati a vario titolo dal suo-dicastero) e per l’invenzione a latere di un premio vero ‘Action for women’, di una patacca avente il solo scopo di compiacere una cara amica di Berlusconi”.

Ecco il video pubblicato dal Fatto Quotidiano con le parole del ministro della Cultura:

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