Annunciando la sua scesa in campo ufficiale alle presidenziali polacche il 20 giugno prossimo, Jaroslaw Kaczynski, ha detto di essersi deciso per senso del dovere. “La Polonia è il nostro grande impegno comune, è necessario superare la sofferenza personale e fare il proprio dovere nonostante una tragedia personale”, ha detto Jaroslaw Kaczynski.
In una dichiarazione sul sito del suo partito Pis (Diritto e Giustizia), di cui è leader, l’ex premier polacco ha precisato che è proprio per questa ragione che “ho deciso di candidarmi alla presidenza della Repubblica polacca”.
Le voci che Jaroslaw si sarebbe candidato si erano fatte sempre più insistenti a Varsavia, malgrado il dolore per la morte del fratello gemello, cui era legatissimo, e la madre gravemente malata in ospedale.
Kaczynski, che il prossimo 18 giugno compirà 61 anni, sfiderà il candidato del partito di governo Po (Piattaforma civica), Bronislaw Komorowski (57), presidente del Sejm e facente funzioni attualmente del capo dello stato.
Sondaggi indicano Kaczynski, fondatore nel 2001 del Pis, al 26% contro il 49% a Komorowski: al ballottaggio il 4 luglio, Komorowski è dato al 55% e Kaczynski al 32%.