Putin firma la grazia: Khodorkovsky libero vola a Berlino. Ma la madre è a Mosca

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 20 Dicembre 2013 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA
Russia, Putin ha firmato la grazia: Khodorkovsky libero. Ma è giallo sulla madre

Mikhail Khodorkovsky (Foto Lapresse)

ROMA – Detto fatto: nel giro di nemmeno 24 ore dall’annuncio alla conferenza stampa annuale, Vladimir Putin ha firmato la grazia per Mikhail Khodorkovsky. E l’ex oligarca russo è già tornato in libertà. Ha lasciato il carcere della Carelia, al confine con la Finlandia, alle 12:20 locali di venerdì 20 dicembre, le 9:20 in Italia, per partire per Berlino. Qui sarebbe ricoverata la madre Marina, malata di cancro, dicono alcuni. Ma lei ha negato di essere in Germania, dicendo di trovarsi a Mosca.

Eppure proprio il peggioramento delle condizioni della donna, 80 anni, avrebbero convinto Khodorkovsky a chiedere la grazia, con un atto di contrizione ben diverso da quel “V” di vittoria esibito con le dita nel momento della condanna, nel 2003.

Sarebbero stati degli agenti dei servizi segreti russi ad informare l’ex oligarca delle cattive condizioni di salute della madre. Per convincerlo gli avrebbero parlato della possibile apertura di un terzo caso Yukos, dopo i due processi per frode, riciclaggio e furto di petrolio, che avrebbe potuto prolungare ulteriormente la sua permanenza in carcere.

Alla fine Khodorkovsky ha ceduto, dice la versione ufficiale, e  ha chiesto la grazia al presidente. Gli avvocati dell’ex uomo d’affari negano però che lui abbia riconosciuto ammesso le proprie colpe quando, il 12 novembre, ha chiesto la grazia.

“Sua madre è molto malata. La sua richiesta sarà soddisfatta”, è la tesi del Cremlino, ostentata in una conferenza stampa di oltre quattro ore dal presidente Putin. E il giorno dopo, ecco fatto. 

 

Putin firma la grazia: Khodorkovsky libero vola a Berlino. Ma la madre è a Mosca

Il messaggio, pubblicato anche su Facebook, in cui Khodorkovsky nega di essersi dichiarato colpevole