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Turchi in Europa senza visto: pericoli e paure

di Elisa D'Alto |4 Maggio 2016 13:14

Turchi in Europa senza visto: pericoli e paure

ROMA – Turchi in Europa senza visto, basta il passaporto biometrico. E una paura: una possibile “invasione” di turchi. L’Europa sta per approvare una misura che consentirà entro qualche mese ai cittadini turchi, circa 70 milioni di persone, di poter entrare nell’area Schengen con il semplice passaporto biometrico, ovvero quello con il chip. E’ una misura voluta da Ankara, ovvero quel Paese al centro dell’accordo sui migranti che prevede il rimpatrio verso la Turchia dei profughi approdati in Grecia. Gli sbarchi in Grecia si sono ridotti drasticamente e ora la Turchia può ragionevolmente sperare in tempi rapidi un ok di Bruxelles ai viaggi dei turchi senza visto.

La preoccupazione europea riguarda non solo una possibile invasione di turchi, quanto di curdi. Una platea di 15-20 milioni di persone che in Turchia sono una minoranza (neanche tanto, visti i numeri) mal sopportata e vessata. Potrebbero quindi decidere in massa di arrivare in Europa? Manca solo qualche passaggio tecnico e la Ue adotterà la misura, come spiega La Stampa:

Sono Consiglio (gli stati membri) e Parlamento Ue le vere incognite. Da entrambe le parti è stato detto e ripetuto che non si intende concedere trattamenti di favore ad Ankara in nome della crisi dei migranti, mentre l’esecutivo comunitario ha dato il via libera politico all’abolizione dell’obbligo dei visti nonostante i turchi non abbiano ancora soddisfatto del tutto i 72 requisiti prescritti dai regolamenti. Ne mancherebbero otto, ma ci sarebbero i margini per completare il percorso. Si intende dare tempo a Consiglio e Parlamento di esprimersi entro giugno, lasciando che nel frattempo la Turchia chiuda i capitoli ancora aperti così da avere una più libera circolazione da e per la repubblica turca per l’1 luglio, come previsto dagli accordi.

La possibile “ondata” di turchi:

Da parte di alcuni Paesi europei c’è il timore di un’«ondata» di arrivi dalla Turchia, in particolare dalle zone abitate dai curdi, che entrerebbero non come rifugiati, ma come turisti. Si tratta di 15-20 milioni persone. Ci si attende dunque che oggi la Commissione Ue proponga di far cadere l’obbligo di visti solo per alcune categorie di cittadini turchi, come studenti e uomini d’affari. L’idea è sul tavolo da tempo e piacerebbe al Consiglio, anche per evitare le resistenze e l’ostruzione delle altre istituzioni comunitarie. I visti resteranno però obbligatori per Regno Unito e Irlanda, paesi che non aderiscono all’area Schengen e dove la circolazione incontra qualche ostacolo (burocratico) in più.

Il governo turco rassicura per bocca dell’ambasciatore presso la Ue, Selim Yanel:

“Se ci sarà la liberalizzazione dei visti non ci saranno milioni di persone che arrivano in Ue e nemmeno centinaia di migliaia. Solo il 10 per cento della popolazione, circa sette milioni, in Turchia ha il passaporto e questi poi dovranno essere trasformati in passaporti biometrici e ci vorrà tempo”.

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