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Bari: la “cricca” dietro la ricostruzione del teatro Petruzzelli

di Sandro |20 Maggio 2010 18:21

Il Teatro Petruzzelli il giorno dell'inaugurazione

La “cricca” potrebbe aver messo le mani anche sul teatro Petruzzelli. È quanto emerge dalla documentazione sequestrata dai Ros dei carabinieri per conto della procura di Roma. Dietro l’appalto per il restauro del teatro barese ci sono infatti i nomi di Angelo Balducci, commissario alla ricostruzione del Petruzzelli, Fabio De Santis, ingegnere responsabile del procedimento, e Maria Pia Forleo, responsabile della procedura amministrativa.

L’appalto, assegnato nel maggio del 2007 con procedura d’urgenza, fu vinto dalla Ricostruzione Teatro Petruzzelli scarl, consorzio guidato da Vito Barozzi, un’imprenditore di Altamura, dietro il quale ci sono alcune società, tra le quali la Sac di Roma, una società che ricorre spesso nelle indagini effettuate a Firenze. Gli inquirenti hanno però scoperto che ha partecipato alla gara anche la Btp di Riccardo Fusi, società al centro della prima parte dell’inchiesta fiorentina.

Le indagini romane si concentrano intorno a tre aspetti. La Ricostruzione Teatro Petruzzelli ha infatti vinto la gara offrendo un ribasso del 2,657% rispetto ai 24,9 milioni a base di gara. Il bando non assegnava l’appalto a chi proponeva il prezzo più basso, ma a chi presentava l’offerta più vantaggiosa dal punto di vista tecnico. E in commissione, oltre alla Forleo, sedeva pure Giampaolo Imbrigli, presente nella lista sequestrata ad Anemone.

La Procura vuole anche capire come mai le spese d’appalto siano lievitate da 23 a 36 milioni di euro. E vogliono pure vederci chiaro sulla richiesta presentata il 29 ottobre 2007 da Balducci. Il commissario aveva infatti chiesto alla Regione Puglia 6 milioni in più per risanare una falda appena tre mesi dopo l’avvio dei lavori.

Gli inquirenti vogliono poi capire i rapporti d’affari tra Anemone e Barozzi. Secondo gli investigatori i due si erano messi in società nella “Consortile Maddalena” nel luglio del 2008 per la realizzazione del palazzo delle conferenze e dell’area dei delegati all’interno del complesso che avrebbe dovuto ospitare il G8. Anemone non aveva i requisiti necessari per ottenere l’affidamento dei lavori e così si è rivolto a Barozzi. Ma per gli inquirenti, dietro questo favore, c’è il ricambio dell’aiuto avuto per l’appalto al Petruzzelli.

Agli atti c’è una conversazione telefonica in cui un’altro degli arrestati, l’architetto Marco Casamonti, parla dell’appalto dell’auditorium di Firenze e si lamenta di Salvo Nastasi, barese, commissario a Firenze e subcommissario a Bari. «Te lo sai – dice Casamonti a Vincenzo De Nardo della Btp – che Nastasi era in commissione, come questa qui [parla della Forleo] del Teatro Petruzzelli di Bari, era il presidente di commissione ed ha rivinto la Sac. Cioè: nel Teatro Petruzzelli di Bari c’era lo stesso presidente di commissione ed ha rivinto la stessa impresa».

Secondo Il Giornale, però, dietro tutta la vicenda ci sarebbe anche Michele Emiliano. Il primo cittadino barese, secondo quanto scritto dal quotidiano, avrebbe chiesto all’allora vicepresidente Rutelli l’autorizzazione al commissariamento dell’opera, per «l’inusuale ritmo delle precipitazioni piovose», che, scrive il Giornale, potrebbe compromettere la struttura dell’opera. Era il 19 dicembre del 2006 e appena tre giorni dopo, il 22, l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi firma l’ordinanza che nomina Angelo Balducci commissario straordinario, dopo che anche il Presidente della Regione Nichi Vendola si dice d’accordo.

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